ZIELINSKI E JORGINHO, ITALIA-POLONIA FINISCE 1-1

Non è andata come voleva, ma alla fine può andar bene così. Roberto Mancini aveva chiesto i tre punti per iniziare al meglio il cammino nella Nations League e per mettere un’altra pietra sopra il fallimento Mondiale che non gli appartiene. A lui tocca la ricostruzione e la sua Italia deve ancora lavorare. Intanto porta a casa un 1-1 in rimonta, sofferto e con tante indicazioni, non tutte positive. Quel che conta è avere evitato la sconfitta interna perchè era stata la Polonia a passare in vantaggio, al 40°, con Zielinski. Soltanto al 78° Jorginho, su un rigore concesso per un fallo sul neo-entrato Chiesa, gli azzurri hanno trovato un pari che può essere vitale per il futuro del nuovo torneo voluto dalla Uefa.
Per il Mancio, alla quarta panchina azzurra, è il debutto in un match ufficiale e che lo scenario sia il Dall’Ara, lo stadio dove a 16 anni ha esordito in A, rende il tutto “speciale” (ipse dixit). La sua Italia scende in campo con il 4-3-3, Donnarumma tra i pali, in difesa la novità è Biraghi (esordio assoluto per lui), i centrali sono Bonucci e capitan Chiellini, a destra Zappacosta.
Jorginho in regia, Gagliardini e Pellegrini interni, quindi il tridente Bernardeschi-Balotelli-Insigne. Polacchi con il 4-4-1-1, in porta c’è Fabianski e non lo juventino Szczesny, uno dei tanti “italiani” a disposizione del ct Brzeczek che schiera nell’11 iniziale il doriano Bereszynsky e il napoletano Zielinski. Ed è proprio lui, al 6°, ad avere la palla dello 0-1: l’assist di capitan Lewandowski è perfetto, la parata di Donnarumma, sulla conclusione del 20 polacco, monumentale. Ritmi alti, gara combattuta, Polonia solida, Italia ben messa in campo e vivace con Bernardeschi bravo a guadagnarsi una punizione dal limite, non altrettanto a calciarla. Ci prova anche Insigne con un destro dal limite che non trova la porta. La trova Krychowiak con una bella girata di destro da pochi metri, ma Donnarumma è pronto a salvarsi in angolo. La replica è di Bernardeschi che, al 37°, con uni sinistro a girare, sfiora l’1-0 che arriva tre minuti dopo, ma il gol è polacco: Jorginho perde una brutta palla, Klich serve Lewandowski che cerca e trova sul secondo palo Zielinski che con un piatto destro al volo fa secco Donnarumma (c’era riuscito anche il 25 agosto siglando una doppietta in Napoli-Milan 3-2). Mancini è furioso, la sua Italia reagisce ma non trova il gol del pari, si va negli spogliatoi sullo 0-1.
Il Mancio nella ripresa cambia qualcosa a centrocampo (il reparto peggiore), dentro Bonaventura, fuori Pellegrini, ma è subito Lewandowski a sfiorare lo 0-2 dopo appena due minuti. Tra gli azzurri è sempre Bernardeschi il più pericoloso, ma per una questione di centimetri ancora una volta il gol non arriva. Entra Belotti per un Balotelli in condizione, nella Polonia il doriano Linetty per Zielinski. Mancini si gioca anche la carta Chiesa (dentro per Insigne) ed è lui, al 34° a provare dalla distanza impegnando Fabianski. E’ la mossa giusta, l’esterno viola al 33° viene atterrato da Blaszczykowski che rischia anche il rosso, visto che era già ammonito. Il tedesco Zwayer concede solo il rigore che Jorginho, al 33°, realizza. Italia stanca, nel finale meglio la Polonia, ma Donnarumma non corre pericoli. Finisce 1-1, non è una partenza falsa ma non è quella che Mancini voleva. Lunedì la sfida a Lisbona contro i campioni d’Europa del Portogallo, privi di Cristiano Ronaldo. Una partita quasi da dentro o fuori, la Nations League è così e bisogna fare in fretta a crescere e a diventare squadra.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]