ZHANG JR PRESIDENTE INTER “INIZIA NUOVA ERA”

Da Giovanni Paramithiotti a Kangyang Steven Zhang. L’Inter ha il suo nuovo presidente, il 21esimo della storia nerazzurra. Figlio di Jindong, a capo della proprietà Suning, il giovanissimo dirigente cinese – 27 anni il prossimo 21 dicembre – raccoglie il testimone da Erick Thohir, che esce anche dal Cda, con l’obiettivo di rinverdire i fasti di un club reduce da anni avari di soddisfazione dopo la fine dell’era Moratti. Massimo, presidente dal ’95 al 2004 e poi dal 2006 al 2013, ha segnato la storia come e più del padre Angelo: sotto la sua guida l’Inter ha vissuto un lungo periodo di successi e vittorie nell’epoca moderna, di cui il Triplete del 2010 è la punta dell’iceberg. Quattro scudetti, due Coppe Italia, due Supercoppe italiane, una Champions, una Coppa Uefa e un Mondiale per club il bilancio della sua presidenza, quella di maggior successo a paragonabile solo a quella del papà Angelo che fra il 1955 e il 1968 portò in bacheca tre tricolori, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Ma la storia presidenziale dell’Inter parte nel 1908 con Giovanni Paramithiotti, che l’anno dopo lascia il posto a Ettore Strauss, quindi nel 1910 l’arrivo di Carlo De Medici, il presidente del primo scudetto. Poi è il turno di Emilio Hirzel, Luigi Ansbacher, Giuseppe Visconti di Modrone e Giorgio Hulls (1919-20) che porta il secondo tricolore. Prima dell’avvento di Angelo Moratti nuove vittorie iniziano a costruire il mito interista sotto le presidenze di Oreste Simonotti, Ferdinando Pozzani e Carlo Masseroni mentre dal 1968 al 1984 c’è Ivanoe Fraizzoli a guidare il club: due scudetti e due Coppe Italia la sua dote. Per tornare a vedere l’Inter vincere anche in Europa bisogna aspettare Ernesto Pellegrini, presidente per 11 anni, dal 1984 al 1995: per lui due Coppe Uefa oltre allo scudetto dei record targato Trapattoni e una Supercoppa Italiana. Quindi l’era Moratti inframmezzata dalla presidenza del compianto Giacinto Facchetti, poi Erick Thohir e quindi l’avvento di Steven Zhang, pronto alla sfida dopo qualche anno di apprendistato. Un dirigente giovane ma con già tanta esperienza alle spalle, almeno fuori dal calcio, vedi la presidenza di Suning International, la divisione internazionale del gigante commerciale al secondo posto della classifica delle prime 500 imprese cinesi non statali. Laureato in economia presso la Wharton School dell’Università della Pennsylvania e analista presso Morgan Stanley, Zhang jr è riconosciuto come uno dei giovani uomini d’affari più influenti della Cina. Ora, però, la sfida più grande, sperando di avere in Luciano Spalletti l’Helenio Herrera o il Josè Mourinho dei due Moratti. “Sono quasi due anni che lavoro qui all’Inter e sin dall’inizio di questo viaggio affascinante le nostre intenzioni sono sempre state chiare – le sue parole d’esordio – Stavamo rilevando uno dei club più prestigiosi del mondo. L’Inter è sinonimo di gloria, di vittorie e di storia. Per milioni di persone in tutto il mondo l’Inter è una passione e una fede. E abbiamo mantenuto la parola. I risultati che il club ha raggiunto ne sono la prova. Grazie al lavoro della nostra squadra, sia dentro che fuori dal campo, l’Inter è tornata a disputare la Champions dopo sei anni di assenza, competendo nuovamente sul palcoscenico della migliore competizione per club a livello mondiale. Dal punto di vista finanziario, i nostri ricavi sono progressivamente aumentati e al tempo stesso siamo riusciti a ridurre le perdite e a controllare i costi. I ricavi nell’anno fiscale 2018 sono stati pari a 347 milioni di euro, un aumento del 9% rispetto all’anno precedente e del 45% rispetto all’anno prima”. Numeri che Zhang jr vuole continuare a migliorare, lavorando sui ricavi commerciali derivanti dai mercati al di fuori dell’Italia e non solo.  “Il nostro obiettivo è ricostruire l’Inter su basi solide, con una visione a lungo termine, e fare dell’Inter il club più moderno, più innovativo e più vincente al mondo – la sua promessa – Al tempo stesso, vogliamo continuare a enfatizzare i valori, le tradizioni e il Dna del club, un’eredità unica che la famiglia Moratti ha lasciato a questo club. Oggi, con le risorse di Suning e sotto la mia guida, disponiamo di tutti gli strumenti necessari per accelerare l’ambizioso progetto per il club e mettere in pratica la nostra visione d’insieme”. Zhang si dice “molto orgoglioso di continuare a guidare il club verso una nuova era. Il nostro obiettivo primario e il nostro core business in quanto società calcistica è e sarà sempre quello di garantire prestazioni sportive ottimali sul campo. Continueremo a fare dell’aspetto sportivo la nostra priorità, assicurandoci che la squadra abbia tutto il necessario per competere e vincere ai massimi livelli, sia sul piano nazionale che sul piano internazionale”. E per garantire un avvenire di successo, “non provvederemo soltanto a rafforzare la squadra, nei limiti di quanto concesso dal regolamento, ma punteremo anche a far crescere i miglior talenti all’interno del nostro club”. “Talenti che diventeranno i campioni dell’Inter negli anni a venire. Per questo motivo, miglioreremo le nostre infrastrutture sportive per essere ancora più moderni e innovativi”. “Abbiamo iniziato insieme il nostro viaggio quasi due anni fa, con un obiettivo in testa, riportare l’Inter nell’elite calcistica mondiale – la chiosa del suo discorso agli azionisti – Credo che con il vostro aiuto sarò pronto ad affrontare le sfide successive. Insieme possiamo guidare questo Club in una nuova era di successi”.

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