La battaglia di Alex Zanardi rischia di complicarsi. Se le notizie degli ultimi giorni avevano indotto a un cauto ottimismo sulla ripresa del campione paralimpico, ora la strada della speranza si fa di nuovo in salita. L’ex pilota di Formula Uno, “a fronte di intercorsa instabilità delle condizioni cliniche”, è stato trasferito dal centro di recupero e riabilitazione funzionale Villa Beretta all’unità operativa di terapia intensiva neurochirurgica, diretta dal professor Luigi Beretta, dell’ospedale San Raffaele di Milano. “Fin d’ora si precisa che non verranno rilasciate ulteriori informazioni sul caso”, recita la nota diffusa dal dottor Claudio Zanon, direttore sanitario dell’Ospedale Valduce, a cui fa capo Villa Beretta, mentre dal San Raffaele si limitano a fare sapere che sono stati avviati i “primi accertamenti per l’inquadramento generale delle condizioni cliniche del paziente”. Alex, rimasto vittima di un incidente lo scorso 19 giugno, quando con la sua handbike è finito contro un tir, ha già subito tre interventi neuro-chirurigici che sembravano aver prodotto gli effetti sperati, a tal punto che era avvenuto proprio il trasferimento nella rinomata struttura per la riabilitazione che lasciava presagire una nuova fase verso il recupero. Ora, però, questa nuova nuvola nera anche se non sono stati forniti altri aggiornamenti specifici sulle condizioni cliniche e sui parametri vitali del campione paralimpico. “Papà ce la farà, sono sicuro. Ce la farà anche questa volta. E un giorno ne parleremo. La racconterà a me e la racconterà anche ai miei figli. Sono fiducioso e lo è anche la mamma”, aveva dichiarato qualche giorno fa Niccolò Zanardi, figlio di Alex, in un’intervista a “Il Corriere della Sera”. “Non è più in pericolo di vita, ed è già molto, ma ha davanti a sé un percorso ancora lunghissimo, e lo sappiamo, siamo preparati – aveva raccontato ancora il figlio del campione paralimpico – Siamo anche contenti perché il suo recupero è stato molto più veloce di quanto ci aspettassimo. Ma non bisognerebbe sorprendersi: questo è papà”. Parole di speranza che oggi quasi stonano con l’ultimo bollettino. Ma Zanardi, simbolo indiscusso di chi lotta e supera gli ostacoli che la vita gli mette davanti, ha già dimostrato la sua forza e il suo spirito, di avere la capacità e la determinazione per vincere anche questa sfida. E chissà che anche stavolta non riesca a rialzarsi, per iniziare nuovamente da capo la sua storia.
(ITALPRESS).
Zanardi in terapia intensiva al San Raffaele di Milano
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