“Ha pagato il prezzo di essere donna, in anni in cui la società era fortemente maschilista. Ma Tina Anselmi è una figura straordinaria, un ‘gigante’ della politica e del sindacato. Da parlamentare ha fatto approvare nel giro di pochi anni, nel 1977, una legge rivoluzionaria, che stabilisce la parità di stipendio tra uomo e donna. Da ministro, prima donna ministro della repubblica, ha dato vita al Sistema sanitario nazionale, un’autentica rivoluzione copernicana nella sanità ed elemento di massima civiltà di un Paese. Se in Veneto oggi possiamo vantare una sanità universale e di eccellenza, è grazie a Tina Anselmi e al suo impegno di politico e di sindacalista”.
Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha reso omaggio alla figura di Tina Anselmi, originaria di Castelfranco, parlamentare democristiana e prima donna ministro della storia della Repubblica, presentando a palazzo Balbi il libro di Mauro Pitteri “La giovane Tina Anselmi”, edito dalla Cisl veneta. Insieme all’autore, sono intervenuti anche Onofrio Rota, segretario regionale della Cisl, e le sorelle di Tina, Maria Teresa e Gianna Anselmi, accompagnate dai rispettivi mariti.
“L’itinerario di Tina si condensa in tre parole “partigiana”, “maestra e “sindacalista” – ha sintetizzato il governatore del Veneto – tre ruoli assunti per scelta etica, e interpretati con grande concretezza, carica ideale e spirito di azione, in anni difficili, nei quali Treviso era tra le province più povere d’Italia”.
“Tina Anselmi appartiene ad un altro tempo e ad un’altra storia politica rispetto alla mia, ma la sua credibilità e la sua capacità di azione sono straordinarie – ha concluso – Credo sia stata una figura poco valorizzata nella storia della repubblica e del Veneto. Sta a noi oggi riscoprirne tutta la grandezza e tenere viva la sua feconda eredità”.