“Nessuno cerca l’incidente, ma l’autonomia può essere il Big bang del governo. Ma non sarà il Big bang dell’autonomia perché il Veneto la chiederà sempre”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Per Zaia “si parte da un’inadempienza del governo. La Costituzione dice che è l’esecutivo che deve proporre alle Regioni una bozza d’intesa. Noi la nostra l’abbiamo presentata nell’ottobre 2018. E dai referendum sono passati oltre 600 giorni, non so se mi spiego”. E aggiunge: “I Cinque Stelle sono a un bivio. Devono decidere se continuare a fare la lobby del Sud, un ruolo anacronistico, oppure accettare la sfida”.
“Se servono dei correttivi parliamone, ma niente aria fritta. Se l’assistenzialismo è l’unico mantra, significa che il Paese non funziona più – spiega il governatore veneto -. E poi, se qualcosa non dovesse funzionare, l’autonomia si può sempre revocare. Molti si dimenticano di questo aspetto e preferiscono dipingerci come gli ‘spacca-Italia’. Toni che non mi sarei mai immaginato”.
“Chiediamo quello che prevede la Costituzione – sottolinea Zaia -. Se la vogliono cambiare e dare vita a uno Stato rigidamente centralista, presentino una proposta. Alla nostra, hanno lavorato fior di costituzionalisti”.