“Abbiamo puntato sui tamponi a tappeto. Ora ne abbiamo fatti circa 150 mila e da mercoledì saranno ancora di più. Nessuno al mondo ne fa 9 mila al giorno, come noi. Oltre al fatto che stiamo diventando autonomi sia per i reagenti che per i tamponi”. Lo ha detto Luca Zaia nel corso del consueto punto stampa nella sede della protezione civile di Mestre. Per quanto riguarda la flessione dei contagi: “È vero, ma è prematuro definirla un trend. Comunque siamo in vantaggio di una decina di giorni sul modello. È l’effetto del rispetto delle restrizioni”. E sulla ripartenza: “Io tifo affinché ci siano le condizioni per ripartire, in modo graduale, ma deve essere la comunità scientifica a dirci se si può. In ogni caso, va trovato un equilibrio, perché seguendo la linea ortodossa dovremmo rimanere a casa per un anno”. Quanto alla Pasqua: “L’ordinanza vieta ogni aggregazione. Ho sentito il ministro Speranza e il presidente Bonaccini. Spero si possa lavorare insieme. C’è la disponibilità di tutte le Regioni per capire quali ordinanze e decreti scadranno alla mezzanotte di Pasquetta. Serve un provvedimento per stabilire nuove regole. Per noi veneti questa è al settimana definitiva”.
E poi, alle riaperture: “Immagino che ci sarà una fase di transizione prima di arrivare a regime. Il virus c’è, non è scomparso. Questa settimana può riportarci nell’oblio o portarci verso la riapertura”. Infine, sul richiamo in servizio dei medici in pensione: “È stata autorizzata l’assunzione a tempo indeterminato dei medici già in pensione. Vorremmo mantenere questo metodo, perché i medici non ci sono”.
(ITALPRESS).