Entrare nella stanza segreta dove si dà forma alle linee delle motociclette. Scoprire il cuore dei laboratori dove convivono quattro anime: le filiali italiane di Yamaha Motor e Yamaha Music, Yamaha Motor Racing e Yamaha Motor R&D Europe. Vedere con quale passione si costruiscono le due ruote del futuro grazie all’impegno quotidiano di designer e professionisti che, come un’orchestra, danno vita alle iconiche due ruote giapponesi. Per la prima volta, Yamaha Motor e Yamaha Music, hanno aperto le porte della sede di Gerno di Lesmo per raccontare, attraverso l’evento “Two Yamahas, One Passion – heART Lab”, tutte le attività che si svolgono all’interno di quello che è un vero e proprio laboratorio strategico, creativo e logistico.
“Era da tempo che volevamo condividere con il mondo quello che succede qui – ha detto Andrea Colombi, country manager di Yamaha Motor – perché non è solo la sede della filiale commerciale italiana ma è una realtà importante a livello globale visto che all’interno c’è anche l’unico centro di ricerca e sviluppo in Europa e, poi, si trova la sede della MotoGP. Senza considerare che è l’unico posto al mondo in cui Yamaha Motor e Yamaha Music s’incontrano. Siamo due aziende separate ma unite dalla stessa passione e dalla medesima missione che è quella di migliorare la vita delle persone e dare loro emozioni”. La storia di Yamaha è tutta da raccontare. È iniziata nel 1887, quando Torakuso Yamaha costruì il primo organo a canne. Tre anni dopo iniziò la produzione sia di pianoforti verticali sia a coda. Per quanto riguarda, la divisione modo bisogna arrivare al 1955, data in cui diventò indipendente. Da quel momento in poi presero il via anche altri progetti industriali in diversi settori.
Tornando a Gerno di Lesmo, complessivamente lavorano circa 350 persone, tra cui i designer Yamaha che animano il cuore del processo creativo delle moto. Durante la visita al Concurrent Creative Center, aperto in via del tutto eccezionale, è stato spiegato come viene creata una moto. Si parte da diverse analisi di mercato e, acquisiti questi dati, si procede a ideare e progettare nuovi modelli con un processo manuale. Si comincia con gli schizzi realizzati mediante l’uso di tavolette grafiche e si prosegue con la realizzazione di un modello finto che rappresenta il disegno tecnico pensato dai designer. In un secondo momento viene perfezionato e comincia a prendere forma attraverso la modellazione con plastilina riscaldata. Seguono poi numerosi test di verifica. A esempio, fanno cadere la moto a terra più volte per verificare la tenuta sia del telaio sia delle varie componenti oppure si prova la resistenza al freddo e al caldo: la moto viene congelata all’interno di celle frigorifere per verificare se, a distanza di una notte, il motore si avvia.
In questo modo, nel sito Lombardo, sono nati diversi modelli come l’ultima Ténéré che presto solcherà le strade di tutta Europa. “Solitamente quando si tratta di rivisitazioni il tempo di realizzazione si accorcia mentre quando creiamo un modello da zero ci vogliono circa tre anni. Il processo di creazione di questa moto è stato in realtà molto interessante e lungo – ha spiegato Colombi – perché abbiamo impiegato circa quattro anni: è un modello orientato al Moto Rally e abbiamo voluto mantenere caratteristiche molto pure. Arriverà sul mercato a luglio, abbiamo già qualche centinaia di contratti e in questo momento c’è molta attesa e ci aspettiamo che i risultati di vendita siano in linea”. I risultati commerciali del 2019 sono stati incoraggianti. “I primi quattro mesi sono stati positivi – ha continuato Colombi – ovviamente il maggio piovoso ha rallentato le vendite per tutti, ma siamo molto contenti perché dopo i grandi anni di crisi sia il mercato delle due ruote sia quello del settore marine si stanno riprendendo in maniera solida e stiamo crescendo anno dopo anno”.
“In generale, in Italia fatturiamo circa 210 milioni di euro all’anno e le quote di mercato crescono sia nell’ambito moto (12 per cento in Italia) sia nella marine dove abbiamo circa il 24 per cento di quota di mercato e il trend è in crescita”. La casa giapponese, però, è famosa anche per il suo Dna sportivo di Yamaha Motor Racing. Un’attività curata in ogni minimo dettaglio: dalla gestione dei piloti, alla preparazione delle YZR-M1 prima di ogni gara, alla logistica di spostamento di tutti i materiali necessari via terra o via aria pronti per affrontare l’intera stagione MotoGP. “È stato un grande piacere accogliere i rappresentanti dei media italiani nella nostra ‘casa’ che è come un’unica famiglia. Yamaha Corporation e Yamaha Motor Company vivono e lavorano insieme sotto la bandiera ‘Two Yamahas, One Passion’. Ci scambiamo idee, impariamo gli uni dagli altri e creiamo nuove ed entusiasmanti iniziative per il nostro network e per i nostri clienti”, ha concluso Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing Srl e Team Principal del Team Monster Energy Yamaha MotoGP.