È partito il Tour estivo del WWF “SPIAGGE #PLASTICFREE”, la maratona degli eventi che libereranno le nostre spiagge, calette e quest’anno anche i fondali, dai rifiuti di plastica e microplastica: una grande azione di Citizen conservation che coinvolgerà, come avvenuto la scorsa estate proseguendo persino nel periodo invernale in oltre 100 località complessive, volontari, cittadini, enti, associazioni.
Il 24 maggio si sono svolte già iniziative nel Lazio e in Calabria e una è in programma il 26 in Liguria.
Chiunque può scegliere la spiaggia o i tratti sott’acqua più sporchi grazie alla nuova community WWF SUB di diving, divers e semplici appassionati di subacquea.
Si può iscrivere il proprio evento sul sito o inviare la propria adesione a quelli già programmati che dalla prossima settimana riempiranno la Mappa. Ai primi 50 eventi iscritti il WWF invierà il kit speciale per i volontari (berretti, pettorine, bandierone, volantini informativi, guanti e sacchi per la pulizia).
E se ogni estate ha il suo ‘tormentone’, quello del WWF sarà la richiesta di firmare la Petizione, presente sulla pagina del Tour, per un Accordo globale che liberi entro il 2030 la natura dalla plastica e condividerla sui social.
Il Tour spiagge #plasticfree inaugura la Campagna GenerAzioneMare 2019, nata due anni fa per difendere il Capitale Blu, un bene che vale globalmente 24.000 miliardi di dollari che l’economia del mare restituisce attraverso la pesca, l’acquacoltura, il turismo, l’istruzione, il commercio ma anche in servizi fondamentali come il “sequestro di carbonio” dall’atmosfera.
La campagna si articolerà per tutta l’estate con eventi e iniziative ogni settimana diversi e tutti dedicati ai vari aspetti della tutela del mare. Verranno coinvolti volontari, istituzioni, celebrities, enti, comunità locali, pescatori, aziende, una GenerAzioneMare sempre più numerosa che si attiverà intorno ai temi della pesca sostenibile e del consumo responsabile di specie ittiche, delle aree marine protette del Mediterraneo, in particolare il Santuario Pelagos, della difesa di specie marine colpite dall’inquinamento della plastica o dal bycatch come tartarughe marine, cetacei, squali.
Quest’anno il filo rosso che legherà gran parte degli eventi sarà comunque la lotta all’inquinamento da plastica in natura, un impegno che il WWF si è posto al livello globale, data l’urgenza e la dimensione mondiale del fenomeno. La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti del mare e ha dei primati incredibili di ‘resistenza’ nell’ambiente marino: un bicchiere resta in mare fino a 20 anni, una busta fino a 50 mentre un filo da pesca può durare fino a 600 anni. Sono 134 le specie mediterranee che ingeriscono plastica tra cui cetacei, tartarughe, uccelli.