La vittoria di Friedrich Merz, leader della CDU, potrebbe avere conseguenze significative non soltanto per l’economia tedesca in generale, ma anche per le aziende italiane che hanno interessi in Germania.
Come facilmente si può immaginare, una grande attenzione è rivolta alla formazione del nuovo governo, attesa entro Pasqua (20 aprile 2025), e alle possibili difficoltà nella creazione di una maggioranza stabile. La coalizione tra CDU e SPD (lo scenario che sembra più probabile) potrebbe non raggiungere i due terzi dei seggi in Parlamento, rendendo più complessa la realizzazione di riforme strutturali.
Per questi motivi, l’esecutivo potrebbe concentrarsi su misure economiche mirate al rilancio delle imprese e del settore finanziario, con impatti diretti anche per le aziende italiane che operano in terra tedesca.
Unicredit e la scalata a Commerzbank
Una delle aziende italiane più interessate a quanto sta accadendo sul fronte politico tedesco è Unicredit, guidata da Andrea Orcel, che opera in Germania tramite Hypovereinsbank e sta cercando di aumentare la propria partecipazione in Commerzbank. Attualmente detiene una quota del 9,9%, ma punta a raggiungere il 29,9% attraverso la conversione di derivati in azioni; peraltro ha suscitato un certo clamore il via della Banca Centrale Europea all’operazione.
Durante la campagna elettorale, Merz aveva definito questa operazione come “estremamente ostile”, ma essendo stata autorizzata dalla BCE, il nuovo governo tedesco sarà giocoforza costretto a negoziare un compromesso. Gli analisti ritengono che Unicredit continuerà a dialogare con Berlino per individuare una strategia che soddisfi entrambe le parti, lasciandosi comunque la possibilità di vendere la propria quota. Tuttavia, Orcel sembra determinato a portare avanti l’acquisizione per creare la seconda banca privata più grande della Germania, invece di limitarsi a una semplice operazione speculativa.
MFE e il consolidamento di ProsiebenSat
Anche il gruppo MFE – MediaForEurope, di Pier Silvio Berlusconi, osserva con attenzione il nuovo scenario politico, impegnato nella scalata alla principale TV commerciale tedesca, ProsiebenSat. A differenza di Unicredit, per MFE l’esito elettorale potrebbe rappresentare un’interessante opportunità, agevolando l’operazione di consolidamento che il gruppo sta pianificando da cinque anni.
MFE detiene già il 29,9% del capitale di ProsiebenSat e, grazie a un 2024 positivo con riduzione del debito e aumento dei flussi di cassa, si trova in una posizione di forza. Tuttavia, attenderà la formazione del nuovo governo prima di compiere ulteriori mosse. Nel frattempo, ProsiebenSat affronta una fase critica con possibili tagli di 500 posti di lavoro e riorganizzazioni aziendali.
Un momento chiave sarà l’assemblea degli azionisti del 28 maggio 2025, quando verranno eletti nuovi membri del consiglio di sorveglianza e si deciderà il futuro del CEO Bert Habets. Per mantenere il suo ruolo, Habets potrebbe proporre lo scorporo delle attività televisive, una mossa già bocciata in passato, ma che ora potrebbe avere più possibilità di successo. Se approvata, MFE potrebbe lanciare un’Opa solo sulle attività televisive, evitando asset in perdita e consolidando la propria posizione nel mercato tedesco.
Fincantieri e Leonardo nel settore della difesa
Anche il settore della difesa è in attesa di sviluppi. Fincantieri e Leonardo, quest’ultima in joint venture con Rheinmetall, potrebbero beneficiare delle nuove priorità del governo Merz, che dovrebbe aumentare la spesa per la difesa fino al 2,5% del PIL entro il 2026.
Fincantieri, in particolare, è interessata alle attività sottomarine di Thyssenkrupp Marine Systems (Tkms), un’azienda con circa 8.000 dipendenti e clienti internazionali come Norvegia, Israele e Singapore. Il CEO Pierroberto Folgiero ha dichiarato la disponibilità di Fincantieri a collaborare con l’industria tedesca, sia attraverso partnership commerciali che con acquisizioni dirette. Thyssenkrupp, che ha già manifestato l’intenzione di dismettere Tkms, potrebbe quindi diventare un obiettivo strategico per il gruppo italiano.