L’AQUILA (ITALPRESS) – Papa Francesco è arrivato in elicottero a piazza D’Armi all’Aquila, in occasione della sua visita alla città abruzzese. A causa di un po’ di nebbia, infatti, il Santo Padre non è atterrato all’aeroporto del Gran Sasso, come previsto, ma allo stadio della città. Si è poi trasferito in in piazza Duomo, accolto dal cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo Metropolita dell’Aquila, da Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo e dalle principali autorità civili e religiose della città. Accompagnato dal cardinale Petrocchi, Francesco è entrato in Duomo per una visita privata alla struttura che ancora porta su di sé le cicatrici del sisma, quindi, sul sagrato, l’incontro con i familiari delle vittime del terremoto del 6 aprile del 2009. “Voi aquilani avete dimostrato un carattere resiliente, che vi ha consentito di avviare subito il lavoro coraggioso e paziente della ricostruzione. C’è tutto da ricostruire: le case, le scuole, le chiese. Ma voi lo sapete bene, questo lo si fa insieme alla ricostruzione spirituale, culturale e sociale della comunità civica e di quella cristiana” ha detto. “La rinascita personale e collettiva, dopo una tragedia, è il dono della grazia e anche il frutto dell’impegno di ciascuno e di tutti insieme – ha aggiunto -. E’ necessario rafforzare la collaborazione, la sinergia delle istituzioni e degli organismi associativi. Una concordia laboriosa e lungimirante, perché stiamo lavorando per i figli, per i nipoti per il futuro”. “Voglio salutare e ringraziare la delegazione del mondo carcerario abruzzese qui presente e darvi un segno di speranza, perché anche nelle carceri ci sono troppe vittine. Voi siete un messaggio di speranza nella ricostruzione umana e sociale” ha concluso. Di seguito la visita alla Basilica di Santa Maria in Collemaggio per la celebrazione della Santa Messa, la recita dell’Angelus e il rito dell’apertura della Porta Santa. Un rito, quello della “perdonanza celestiniana” che si ripete dal 1244. (ITALPRESS).
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