VINCE CRUTCHLOW, MARQUEZ PENALIZZATO

Cal Crutchlow vince un incredibile Gran Premio d’Argentina dove è successo di tutto e che ha avuto come grande protagonista in negativo Marc Marquez che, per la foga di recuperare dalla 19a posizione dopo il “right through” pagato per aver spinto in griglia la sua Honda Hrc che si era spinta, ha effettuato dei sorpassi al limiti, pagando quello ai danni di Valentino Rossi nei giri finali, con 30″ di penalità che lo spingono fuori dalla zona punti. Il “cabroncito” prova a chiedere scusa al “Dottore” recandosi al suo box, ma viene mandato via. Dietro al vincitore chiude Johann Zarco che fino all’ultimo ha provato ad attaccare il britannico della Honda LCR. Terzo posto per un ottimo Alex Rins con la Suzuki; quindi fuori dal podio il poleman Jack Miller con la cus Ducati Pramac. Quinto posto per Maverick Vinales a 14″. Andrea Dovizioso limita i danni con il sesto posto  ma ad aoltre 22 secondi dal vincitore. Settimo è Tito Rabat con la Ducati del team Avintia; quindi Andrea Iannone con l’altra Suzuki, il malese Hafizh Syahrin con l’altra Yamaha Tech 3 è nono, mentre Danilo Petrucci con l’altra Ducati Pramac chiude la Top10. In classifica generale Crutchlow è il nuovo leader con 38 punti, con Dovizioso che insegue a tre lunghezze.
Accade di tutto in questa gara argentina della classe regina. Jack Miller, si schiera in pole position montando le gomme slick sulla sua Ducati Pramac. Tutti gli altri piloti che avevamo le rain decidono di lasciare la griglia per tornare ai box e cambiare moto, usando anche loro i pneumatici da asciutto. Questo costringe la direzione gara a posticipare la partenza con la decisione di lasciare l’australiano sulla prima piazzola, mentre tutti gli altri si schiereranno nelle proprie posizioni, ma in fondo alla griglia per dare un minimo vantaggio a “Jackass”. Ma accade ancora qualcosa. Dopo il giro di allineamento di si spegne il motore della Honda Hrc di Marquez che la riavvia e poi torna a schierarsi sulla griglia. Ovviamente Miller parte davanti a tutti, ma il campione del mondo si riporta subito in seconda posizione, mentre Zarco stacca molto lungo e spinge su una chiazza d’acqua Pedrosa che vola fuori pista. Marquez intanto si porta al comando seguito da Miller, Rins, Zarco, Crutchlow, Rabat, Dovizioso, Rossi, Iannone e Smith a chiudere la Top10. Intanto la manovra di partenza di Marquez è sotto investigazione. E intanto viene sventolata la bandiera bianca che gli consente di tornare ai box e cambiare la moto. Arriva la penalizzazione per Marc Marquez con un “right through”, il passaggio a velocita’ lenta dalla pit lane. Il campione del mondo rientra in diciannovesima posizione.
Al comando della gara c’è ora Miller davanti a Rins e Zarco. La foga di recuperare di Marquez lo porta a rischiare di cadere nel sorpasso all’Aprilia di Espargarò. Manovra che viene sanzionata dai commissari che gli impongono di cedere nuovamente la posizione. A 12 giri dalla fine Rins attacca Miller che però mantiene la prima posizione. Dietro ai due Zarco e Crutchlow. Dietro di loro le due Movistar Yamaha di Vinales e Rossi passano la Ducati di Dovizioso. Rabat è ottavo ed ha alle spalle Marquez che continua la sua rimonta. A otto giri dalla fine è ottavo alle spalle del suo rivale nella lotta al titolo che poi supera. Davanti Crutchlow e Zarco passano Rins, scivolato in quarta posizione. Due giri dopo Miller mette le gomme sul bagnato e deve chiudere il gas cedendo la prima posizione, scalando in quarta, con Crutchlow nuovo leader davanti a Zarco e Rins. Il francese della Yamaha Tech 3 si porta davanti a tutti; mentre Marquez si infila con troppa foga su Rossi, buttandolo per terra. Una manovra inspiegabile che lo fa mettere per la seconda volta sotto investigazione; mentre il “Dottore” riprende dalla 19a posizione. Intanto i tre che si giocano la vittoria si scambiano le posizioni con Crutchlow che ripassa Zarco mentre Rins sempre attendere. Il francese della Monster Yamaha ci prova a prendersi la vittoria, ma questa è per Crutchlow, con Rins sul terzo gradino del podio. Marc Marquez chiude il suo Gran premio da dimenticare con un’altra penalità che vanifica la sua troppo irruenta rimonta, chiudendo diciottesimo, proprio davanti a Rossi.
(ITALPRESS).

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