ROMA (ITALPRESS) – È stato approvato in terza lettura al Senato, e pertanto in via definitiva, il Ddl Concorrenza 2021 che ora, per la sua entrata in vigore, attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, contenente l’emendamento proposto e sostenuto da Fiaip, volto ad eliminare l’incompatibilità tra l’attività di agente immobiliare e quella del collaboratore delle società di mediazione creditizia nel rispetto dei rispettivi percorsi professionali e dei requisiti necessari per l’accesso alla professione. “Ringraziamo Governo e Parlamento, in particolare i senatori e deputati di Fi, Lega, Pd, Fdi, e Italia Viva che hanno sostenuto e votato favorevolmente l’emendamento – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip – per l’intenso lavoro svolto e l’ascolto attivo nell’aver recepito e condiviso l’utilità della proposta della nostra Federazione, il cui decisivo apporto è stato trasversalmente riconosciuto pubblicamente in aula, sia alla Camera, dall’On. Polidori e dall’On. D’Elia, che al Senato, dai relatori Sen. Ripamonti e Sen. Collina”.
“Una giornata importante – dichiara Baccarini – perché, oltre a scongiurare l’aggravamento della procedura d’infrazione in essere contro il nostro Paese da parte della Commissione Europea, questa legge consentirà di rafforzare e valorizzare il rapporto tra le agenzie immobiliari e i consulenti del credito che, insieme, potranno intensificare la collaborazione sinergica tra loro nella massima trasparenza a favore del cittadino, alimentando la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare e del credito, da sempre settori fondamentali per l’economia Nazionale”. “Finalmente – conclude Baccarini – si rende giustizia ad una situazione sbilanciata a favore dei grandi gruppi imprenditoriali, fino ad oggi, unici detentori della possibilità di offrire servizi multidisciplinari, concentrando di fatto nelle proprie mani, tramite varie società, attività di mediazione immobiliare, creditizia, finanziaria, assicurativa, gestione e amministrazione condominiale, con gravi conseguenze, in termini di competitività del mercato, delle nostre Agenzie, e, ancor peggio, a discapito della salvaguardia dell’interesse generale dei cittadini”.
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