“La via Francigena a Gambassi ha tutto il fascino non di una strada, ma di un fascio di strade, con un percorso verso la collina e le terme. Non è solo un itinerario turistico, ma anche la fonte di un modo nuovo di vivere il territorio, che recupera la giusta dimensione fra uomo e ambiente. È una dimensione della Toscana assai originale e di grande richiamo culturale e valoriale”.
Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, in apertura della conferenza stampa di presentazione del libro “I racconti della Francigena o la Francigena globale”, questa mattina a palazzo del Pegaso dopo un breve saluto del consigliere Francesco Gazzetti, vicepresidente dell’Associazione europea delle Vie Francigene. Il volume, pubblicato dal Consiglio regionale, si affianca ad una serie di iniziative nate dal comune di Gambassi Terme.
“Non dobbiamo fermarci, dobbiamo continuare a crederci. La Toscana è partita prima di tutti, ha fatto un gran bel lavoro, ha caratteristiche uniche e una grande capacità progettuale – ha sottolineato Paolo Campinoti, sindaco di Gambassi Terme – Per questo facciamo parte del consiglio di presidenza dell’Associazione europea delle Vie Francigene, che conta ben 155 membri distribuiti in quattro stati ed è il braccio lungo del Consiglio europeo. Siamo uno dei pochi comuni sul tracciato della Francigena e sede di tappa. Su input dell’Associazione, siamo stati chiamati da una convenzione a offrire ai camminatori quella che nel tempo poteva essere considerata l’unica vera condizione di ristoro. Da qui nasce il progetto di estensione dell’offerta termale”.
“A livello simbolico oggi, grazie al Consiglio regionale che ha accolto la nostra proposta di trasformare in un libro i racconti di Enzo Fileno Carabba ed i disegni di Carlo Romiti – ha aggiunto il sindaco – la Via Francigena può fregiarsi di un’opera che meglio non potrebbe rappresentare il senso della percorrenza, il significato di strada, ciò che ci resta dell’esperienza dei luoghi e della conoscenza di chi ci cammina a fianco”.
Lo scrittore Enzo Fileno Carabba precisa che “non sono i racconti sulla Francigena quelli che la descrivono, ma i racconti nati sulla strada, quelli nati dall’incontro con le persone”. “Si tratta di ritratti interni più che esterni – ha aggiunto il pittore Carlo Romiti -.È un modo per prenderci anche un po’ in giro. Si finisce per capire molte più cose”.
“È il primo tassello della costruzione di una dimensione culturale, onirica e di sogno, dove la Francigena non è solo un percorso fisico, ma anche spirituale, con una esperienza emozionale individuale importante – ha osservato il consigliere regionale Enrico Sostegni – È questo il vero senso del tracciato. Percorrere la Francigena è un’esperienza da fare, almeno una volta nella vita”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche il vicesindaco Sara Rigacci e la vicepresidente Endas Firenze sud Antonella Agresti.