Venezia, Brugnaro e Sbarra inaugurano nuova sede regionale Cisl

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha partecipato in via Torino, a Mestre, all’inaugurazione della nuova sede regionale della Cisl Veneto, che sostituisce quella storica in via Piave aperta nel 1986. Al taglio del nastro sono intervenuti il patriarca di Venezia Francesco Moraglia, l’assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione, Elena Donazzan, il segretario generale di Cisl nazionale Luigi Sbarra. La nuova “casa” del sindacato – è stato spiegato – che punta alla sostenibilità grazie a un impianto fotovoltaico che garantisce l’autosufficienza energetica, riunisce insieme l’intero sistema: dall’unione sindacale regionale alle categorie e servizi, incluso l’ente di formazione. “Abbiamo pensato – ha sottolineato Gianfranco Refosco, segretario generale Cisl Veneto – a un progetto che avesse un’apertura al territorio, con degli spazi a disposizione della collettività. Dopo la pandemia, in questo momento storico di turbolenza dei mercati, dovuta anche alla contingenza di una guerra, c’è bisogno di rafforzare le relazioni sociali e noi vogliamo essere un soggetto facilitatore di coesione”. Un ringraziamento è stato espresso dal sindaco Brugnaro che nel suo intervento ha posto l’accento sulle azioni intraprese nel Comune di Venezia per sostenere la meritocrazia, intesa come valorizzazione della persona. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza dell’esperienza dell’alternanza scuola lavoro, come strumento di crescita, e della formazione continua, come opportunità di aggiornamento. “Il vero ruolo del sindacato – ha dichiarato Brugnaro – è difendere le persone deboli dalle sopraffazioni, dalle prepotenze. Ed è proprio dall’ascolto delle parti sociali e dei corpi intermedi che il Paese deve ripartire”. Nel corso degli interventi in sala “Tina Anselmi”, particolare attenzione è stata posta anche sul tema della sicurezza del lavoro. “Nel 2021 in Veneto – ha rimarcato il patriarca Moraglia – ci sono stati 105 morti sul lavoro, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente quando furono 86. Nel primo quadrimestre dell’anno in corso le vittime sono state 27. Le chiamiamo eufemisticamente ‘morti bianche’, ma sono morti e i numeri ci obbligano a porre lo sguardo sulla garanzia dei lavoratori”. Nelle parole di Sbarra l’importanza della formazione, della prevenzione, della cultura del lavoro a cominciare dalle scuole: “Le imprese devono convincersi che puntare sulla sicurezza non è un costo, ma un grande investimento”. Il segretario nazionale ha quindi ribadito “l’impegno del sindacato ‘come costruttore di speranza’ con l’obiettivo di mettere al centro del nuovo modello sociale di crescita e di sviluppo la dignità e la centralità della persona, oltre alla prospettiva di realizzazione del bene comune e dei principi di democrazia economica”. La cerimonia si è conclusa con la consegna di un attestato di ringraziamento alle imprese e alle maestranze che hanno lavorato alla realizzazione della nuova sede.

– Foto ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

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