Veneto, per le case di riposo bonus anti-covid e contributi

VENEZIA (ITALPRESS) – Con due provvedimenti, la Giunta regionale del Veneto interviene in soccorso del sistema delle case di riposo e dei centri diurni per anziani, in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19. Su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, la Giunta veneta ha approvato in via straordinaria un contributo alle strutture residenziali e semiresidenziali per l’esercizio 2020, a parziale compensazione delle perdite di fatturato subite rispetto al 2019. E, nel contempo, ha istituto in via sperimentale una nuova quota sanitaria di accesso, del valore di 30 euro, per facilitare lo scorrimento delle graduatorie e rendere maggiormente sopportabili i costi alle famiglie che abbiano un congiunto non autosufficiente in attesa di accoglienza residenziale o già ospite, ma ancora privo di impegnativa sanitaria. Il primo intervento assume le caratteristiche di un ‘bonus’ straordinario per il Covid parametrato ai valori del fatturato 2019 e delle perdite registrate nel 2020. Se il fatturato delle quota sanitaria 2020 risulta compreso tra l’85% e il 95% di quello 2019, è riconosciuta una integrazione fino al 95% dei valori fatturati nel 2019. Mentre, per le strutture residenziali il cui il fatturato 2020 risultasse inferiore all’85 % di quello del 2019, la Regione riconosce un’integrazione del 10% sul fatturato sanitario 2020. Mensilmente le Ulss provvedono ad erogare a titolo di acconto ai centri di servizio un dodicesimo del fatturato 2019 relativo alle quote sanitarie, salvo conguagli. Il secondo intervento rappresenta una novità per il sistema sociosanitario veneto, anche se ricorda le ‘mini-quotè introdotte nel 2010 (e successivamente abolite) per aiutare le famiglie prive di impegnativa a sostenere l’onere della retta di una casa di riposo. In questo caso, si prevede una quota sanitaria “di accesso” di 30 euro al giorno, che si affiancherà alla quota della retta alberghiera a carico dell’ospite (e della famiglia o del Comune). “L’emergenza da virus Covid-19 ha richiesto uno straordinario sforzo di risorse e di organizzazione – spiega l’assessore Lanzarin – Quasi la metà delle strutture residenziali, sia pubbliche che private, avrà difficoltà a perseguire quest’anno il pareggio di bilancio, a causa della minori presenze, del blocco di nuovi ingressi e dei maggiori oneri sostenuti”.
(ITALPRESS).

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