Veneto, approvato piano prevenzione contro peste suina

Le Refuge Groin Groin acceuille des animaux d elevage en particulier des cochons. Ces animaux rescapes des abattoirs des elevages de la maltraitance ou de l abandon sont pres d une centaine et cohabitent sur 12 hectares a ciel ouvert entre Le Mans et Laval Cochons poules coqs vaches vivent en harmonie dans un bien etre ideal le 11 juin 2021 a Neuvillette en Charnie The Refuge Groin Groin welcomes breeding animals in particular pigs. These animals rescued from the slaughterhouses of the breeding of the mistreatment or the abandonment are almost a hundred and cohabit on 12 hectares open air between Le Mans and Laval Pigs hens cockerels cows live in harmony in an ideal well-being on June 11, 2021 in Neuvillette in Charnie//LEFOUILLETHIERRY_12180028/2107201229/Credit:THEIRRY LE FOUILLE/SIPA/2107201231 (Neuvillette - 2021-06-11, THEIRRY LE FOUILLE/SIPA / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

VENEZIA (ITALPRESS) – “Depopolamento, eradicazione, sorveglianza passiva e analisi del rischio. Sono queste le quattro principali direttrici sulle quali il Veneto intende puntare per la gestione e il controllo della peste suina africana, diffusa anche attraverso un numero troppo elevato di animali selvatici presenti sul territorio. Il Piano definito dalla Regione ha come obbiettivi la salvaguardia della sanità animale e la tutela del patrimonio suinicolo regionale e nazionale”. Lo dice l’Assessore regionale alla Caccia Cristiano Corazzari ritornando sul tema cinghiali e sul controllo della specie invasiva al centro del nuovo Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU). “Il Piano è operativo e aggiorna le conoscenze sia rispetto agli animali allevati che possono subire la patologia, sia rispetto alla distribuzione e agli interventi di controllo già eseguiti sugli animali selvatici ponendo le basi per determinare le aree di intervento e le priorità da intraprendere – specifica l’Assessore regionale – Le azioni che metteremo in campo rispecchiano l’esigenza delle aree più colpite dalla presenza di cinghiali, indentificate in una cartografia tematica. Inoltre, abbiamo individuato i soggetti coinvolti con i ruoli e le rispettive responsabilità riguardo a ciascuna azione”. Le attività previste dalla Regione sono attività di formazione e divulgazione, sorveglianza degli allevamenti e degli animali allo stato libero, analisi degli animali trovati morti (da investimento o altro), il controllo numerico dei cinghiali allo stato libero attraverso una riduzione importante della loro numerosità. I soggetti coinvolti sono vari. Tra questi, direzioni regionali, IZPS, servizi veterinari delle Uls, polizie provinciali, enti gestori dei parchi e delle aree protette, Veneto agricoltura, Avepa.
– Foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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