Dodicesimo successo in questo 2018, il decimo alla Vuelta a Espana, il 140esimo di una carriera tra i professionisti che resta straordinaria anche alla veneranda età di 38 anni. Alejandro Valverde non la smette mai di stupire e, con forza e classe, si prende la seconda tappa, la prima in linea, la Marbella-Caminito del Ray di 163,5 chilometri con arrivo in salita. Il testa a testa con Michal Kwiatkowski è uno spettacolo e il polacco del team Sky non può che arrendersi: consolazione non certo magra è la maglia rossa di leader della classifica generale, strappata all’australiano Rohan Dennis, trionfatore del cronoprologo di ieri a Malaga e andato in crisi molto prima, come prevedeva il copione. Terza piazza per il belga Laurens De Plus (Quick-Step Floors), che aveva provato ad avvantaggiarsi dopo il triangolino rosso. “Al Tour non avevo le stesse sensazioni che alla partenza di questa Vuelta. Ho lavorato duramente e sono contento di essere tornato alla vittoria dopo qualche mese. Il mio primo obiettivo è arrivato, ora cercherò di interpretare al meglio il resto della corsa”, il commento a caldo di Valverde. C’è subito la fuga di giornata al pronti e via. Scattano e trovano poi l’accordo per proseguire assieme Alexis Gougeard (AG2r-La Mondiale), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Pierre Rolland (EF Education First-Drapac), Pablo Torres (Burgos-BH), Jonathan Lastras (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate (Cofidis) e Hector Saez (Euskadi-Murias). Un lotto di corridori di spessore, che riesce ad ottenere un vantaggio massimo dal gruppo di 4’03” a circa 83 chilometri dalla conclusione e poco dopo una caduta che coinvolge nomi di grido come Wilco Kelderman, Ilnur Zakarin e Omar Fraile. Fora Richie Porte, il grande battuto del prologo di ieri, che però rientra subito nel plotone. Dopo aver scalato il Puerto de Ojen e l’Alto de Guadalhorce, i battistrada perdono De Gendt, che si arrende per esaurimento di energie e si fa riassorbire dagli inseguitori. Restano dunque in sei ad affrontare l’Alto de Ardales e poi in due, i francesi Gougeard e Rolland, quando da dietro ormai lo scarto è ridotto ed il ricongiungimento cosa quasi fatta. Il lavoro del Team Sky mette in difficoltà Peter Sagan, Porte e Rohan Dennis, destinato dunque ad abbandonare subito il comando della graduatoria. Tutti insieme ai -19 ma prima della salita verso l’Alto de Guadalhorce si stacca anche Vincenzo Nibali, che non riesce a tenere il ritmo dei migliori. Valverde sente aria di impresa e si comporta da fuoriclasse: non va dietro a De Plus e poi mette ko un osso duro come Kwiatkowski. Domani la terza frazione della corsa iberica del WorldTour, la Mijas-Alhaurin de la Torre di 182,5 chilometri.
(ITALPRESS).