Un accordo quadro per la nuova campagna nazionale sulle donazioni di organi “Diamo il meglio di noi” alla quale ha aderito anche l’Università di Bari e tre nuovi docenti, che entrano a far parte del mondo accademico barese, rafforzandolo sia nel campo della ricerca che in quello dell’assistenza. Di questo si è parlato durante la conferenza stampa organizzata nel rettorato dell’Università di Bari e alla quale hanno partecipato, tra gli altri il rettore, Antonio Uricchio e il professor Loreto Gesualdo, coordinatore CRT (Centro regionale Trapianti) Puglia.
“Un’occasione importante – l’ha definita in conferenza stampa il rettore Uricchio – perché i trapianti di organo sono una delle esigenze più sentite per la nostra sanità e i numeri della nostra adesione al programma di trapianti di organi – ha sottolineato – è ancora modesta.Quindi – ha continuato – occorre spingere e sensibilizzare sempre più le comunità e i territori, rispetto a questa grande opportunità che offre a tanti malati. Un atto di generosità estrema – ha aggiunto – e soprattutto consente di intervenire in maniera efficace anche su tante patologie”.
“Spingere su questa campagna per noi è un impegno – ha spiegato Uricchio – un dovere, ma allo stesso tempo lo sentiamo come un’azione di sistema. Vorremmo che anche la Puglia – ha ribadito Uricchio – possa essere all’avanguardia in numero di trapianti e soprattutto attraverso questa campagna – ha spiegato – possa offrire risposte ai tanti fabbisogni che rileviamo e che in molti casi non siamo in grado per difficoltà oggettive di dare risposte”.
L’assunzione dei tre nuovi docenti (esperti nel settore del trapianto e nel settore della neurochirurgia, della cardiochirurgia e della chirurgia toracica, ndr) è stata possibile grazie al fondo di investimento strategico, in mano al rettore.
“Abbiamo voluto acquisire – ha detto Uricchio – competenze in alcuni settori in cui eravamo sguarniti: neurochirurgia, chirurgia toracica e cardiochirurgia. L’Università – ha continuato – sta investendo risorse e soprattutto utilizzandole in modo strategico. Abbiamo fatto chiamate di docenti stranieri – ha ricordato – abbiamo avviato un programma di reclutamento su aree sguarnite nel nostro Ateneo che hanno un impatto significativo sull’assistenza, come neurochirurgia e cardiochirurgia e devo dire che questa attività di reclutamento di qualità è stata premiata, soprattutto perché oggi – ha continuato – abbiamo nuovi docenti che soprattutto si segnalano per un curriculum di altissimo profilo, che hanno esperienze internazionali”.
“Si rafforza la squadra dell’Università di Bari – ha spiegato – che oggi è in grado anche di intervenire su aree che hanno un impatto particolarmente significativo sulla sanità e che possono magari invertire i flussi, impedendo ancora quei viaggi della speranza che purtroppo impoveriscono la nostra regione e costringono le nostre famiglie a sostenere costi particolarmente ingenti oltre a disagi familiari. Un’attività importante di reclutamento – ha concluso – che si è resa possibile anche grazie a un utilizzo strategico delle risorse che abbiamo voluto definire sulla base anche di indicatori di bisogni e di opportunità e devo dire che questa attività sta dando dei risultati”.
“Abbiamo la necessità di fare ripartire il sistema trapianti in Puglia – ha detto il professor Gesualdo – in modo particolare partendo dalle donazioni. Infatti festeggiamo la settimana delle donazioni e domenica ci sarà la giornata nazionale della donazione degli organi”.
E alla fine un appello alla popolazione: “Donare è vita – ha detto Gesualdo – purtroppo oggi la Puglia è fanalino di coda con il 51% di opposizioni. Dobbiamo fare di più – ha continuato – dobbiamo donare qualcosa di noi agli altri. C’è bisogno di puntare su una donazione di tipo consapevole. C’è bisogno – ha concluso Gesualdo – di trasmettere alle future generazioni il valore dell’altruismo”.