“Porto con me un patrimonio ricchissimo di ricordi e di esperienze, ma soprattutto di affetto che percepisco ancora, anche attraverso la larga partecipazione di oggi al saluto”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio, che stamattina ha salutato nell’aula magna dell’Ateneo la comunità accademica. Dopo sei anni, Uricchio lascia la guida dell’Università e vola a Roma. “Inizio questo nuovo impegno nell’ANVUR, l’agenzia nazionale di valutazione dell’Università e della ricerca e – ha detto – porterò il mio entusiasmo la mia passione e anche questo forte sentimento di comunità che l’Università di Bari mi ha trasmesso”. Tra i ricordi di questi anni che Uricchio custodirà e che definisce “momenti incredibili”, ci sono sicuramente “la presenza del presidente Mattarella con il quale abbiamo inaugurato e riaperto l’Aula Moro, le feste con gli studenti, i momenti anche belli che in questi anni ci hanno accompagnato nell’apertura dell’Università alla città, attraverso un’integrazione forte”.
Un bilancio quindi positivo, quello del rettore “sia dal punto di vista personale che come istituzione universitaria. Per me – ha sottolineato Uricchio – c’è la soddisfazione in questi anni di avere contribuito alla crescita del nostro Ateneo, ma soprattutto per la gratificazione che mi è stata resa dagli studenti, dai colleghi, con i quali abbiamo anche affrontato momenti difficili ma soprattutto poi abbiamo anche avvertito questo forte sentimento di appartenenza e di orgoglio. I risultati raggiunti – ha aggiunto – ci vengono anche riconosciuti da istituzioni terze che credo abbiano avuto un ruolo particolarmente positivo sia sotto il profilo finanziario, perché l’università di Bari è stata anche premiata da risorse addizionali, ma anche dalle procedure di reclutamento che hanno visto l’Università di Bari tra i migliori atenei del nostro paese”.
Tra le soddisfazioni maggiori del rettore, l’essere “riusciti a risanare i conti e rendere virtuoso l’Ateneo di Bari dal punto di vista finanziario o anche la B, pienamente soddisfacente attribuita dall’ANVUR all’Università, unico Ateneo meridionale. Un riconoscimento particolarmente importante – ha spiegato Uricchio – che ci inorgoglisce e dà anche il senso di un impegno che in questi anni si è reso tangibile e concreto. Io mi auguro che questo percorso possa continuare e che l’Università possa raggiungere risultati ancora più ambiziosi. Ci sono sicuramente molte aree in cui il lavoro da compiere deve essere implementato: l’area della internazionalizzazione, della Terza missione. Ma credo che questa Università – ha concluso – abbia la forza è la capacità di affrontare queste nuove sfide”.
URICCHIO SALUTA “PORTO CON ME UN PATRIMONIO DI RICORDI”
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]