“Credo che il sistema universitario italiano debba prendere consapevolezza della rilevanza del tema della didattica, per affermare la centralità dello studente, potenziare i servizi e creare un clima e un ambiente fertile nel quale la conoscenza possa evolversi anche attraverso un sostegno forte di potenziamento alla didattica”. Così a Bari, il rettore dell’Università, Antonio Uricchio, parlando con i giornalisti a margine dell’apertura del convegno nazionale ‘Geo-Crui’ “Innovazione didattica e strategie degli Atenei italiani” ospitato per la prima volta nel capoluogo pugliese fino a venerdì.
“Il sistema universitario negli ultimi anni – ha detto Uricchio – ha perso di vista la rilevanza dei temi della didattica, perché l’attenzione per la valutazione della ricerca ha posto in secondo piano il tema della didattica, peraltro fortemente avvertita come esigenza forte a cominciare dagli studenti. Occorre invece coniugare alla ricerca – ha sottolineato – la didattica, che oggi può avvalersi di tecnologie innovative e di una rete formativa che va ulteriormente resa centrale: quella tra sistema scolastico, sistema universitario e formazione professionale e post laurea”.
Quanto a un possibile divario tra la didattica nelle Università del Nord e in quelle del Mezzogiorno, Uricchio ha spiegato che “il gap è più percepito che effettivo”, perché “il sistema universitario è omogeneo e le Università del Sud sono cresciute – ha concluso – a cominciare da quella di Bari”.