La questione di genere e la Costituzione, al centro dell’ottavo incontro-dibattito dal titolo “Finalmente cittadine: la questione di genere e la Costituzione”, organizzato dall’Università degli Studi di Bari in occasione dei 70 anni della Costituzione, che si è tenuto nella sala Consiglio dell’Ateneo.
“Finalmente cittadine – ha detto il magnifico rettore dell’Università, Antonio Uricchio – è un tema di straordinaria rilevanza e attualità. Le donne – ha spiegato – sono state protagoniste nell’Assemblea costituente e nella Carta Costituzionale, oltre al ruolo che alcune di esse hanno rivestito. Indimenticabile – ha ricordato Uricchio – il ruolo di Nilde Iotti e di Tina Anselmi. Anche la Carta Costituzionale – ha continuato – menziona espressamente il principio della parità di genere, della valorizzazione del lavoro senza differenze fra uomo e donna, il riconoscimento poi forte anche della famiglia e soprattutto – ha aggiunto – delle formazioni sociali che sono quelle alimentate dalla presenza maschile e femminile”.
“Credo che discutere del principio dell’eguaglianza e soprattutto anche rapportarlo in una prospettiva presente e futura – ha sottolineato Uricchio – sia particolarmente importante. La Corte Costituzionale – ha continuato il rettore – nel corso degli anni ha anche raccolto le linee evolutive anche nella lettura dei principi costituzionali dell’eguaglianza e di genere, e ancora oggi a 70 anni – ha ribadito – il principio è un principio dinamico che interpreta il presente e guarda anche agli attuali assetti attraverso un’affermazione forte delle politiche delle azioni positive”.
Uricchio ha poi ricordato che “anche l’Università su questo tema è particolarmente impegnata. Con la conferenza dei rettori – ha sottolineato – abbiamo istituito una Commissione per il bilancio di genere, cioè per valutare le politiche di genere che sono state realizzate. Il nostro Ateneo attraverso il Cug (Comitato Unico di garanzia per le pari opportunità, ndr) si occupa di questo tema e anche per questo – ha concluso – abbiamo voluto la professoressa Vimercati (presente all’incontro, ndr) che è presidente del nostro Comitato”.
A parlare di questione di genere e Costituzione nell’incontro di oggi, la costituzionalista Barbara Pezzini, docente dell’Università degli Studi di Bergamo. “Il titolo – ha detto – sottolinea il tema sul quale dobbiamo riflettere, forse più di quanto non siamo abituati. Lo dico – ha spiegato – anche proprio per noi costituzionalisti, storici e politici. Non – ha sottolineato – siamo abituati a riflettere quanto sia stato importante, quanto sia stato un passaggio epocale che la Costituzione sia stata scritta con la partecipazione attiva delle donne. Finalmente cittadini, elettrici ed elette – ha continuato – perché ha segnato i contenuti della Costituzione.
Li ha segnati con uno sguardo molto lungo, con principi che riletti oggi a 70 anni di distanza – ha spiegato – possono aiutarci nella nostra vita quotidiana e nell’affrontare le questioni di genere oggi nel 2018. La questione di genere continuamente si modifica sotto i nostri occhi, ci ripropone forme diverse. La Costituzione con i suoi principi – ha concluso – è una risorsa importante da guardare da parte di una cittadinanza attiva, quindi perennemente attenta e capace di servirsene”.