Qualità dell’offerta formativa e dei servizi. Sono le priorità del rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio, che ritiene fondamentale la centralità dello studente all’interno della realtà accademica. Da qui, il suo impegno a dare un nuovo volto all’Università, rendendo gli ambienti sempre più rispondenti ai bisogni di chi quotidianamente li frequenta. “Il nostro Ateneo – ha detto Uricchio – ha messo in campo una serie di azioni innanzitutto per poter offrire i migliori ambienti di studio ai nostri studenti. Si tratta – ha spiegato – di un investimento particolarmente importante, oltre 10 milioni di euro, che sono destinati al rifacimento di locali, all’ammodernamento, all’allestimento anche di spazi sempre più moderni da offrire ai nostri studenti”.
Si tratta – ha sottolineato il rettore – anche di una opportunità, perché il nostro Ateneo ha concorso al programma ministeriale valorizzando alcuni indicatori di performance, e tra questi abbiamo inserito il miglioramento della qualità degli ambienti di studio. Ci prepariamo peraltro alla visita dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, ndr) che avrà luogo a metà novembre in cui chiaramente – ha ribadito il rettore – uno dei temi che sarà affrontato ai fini dell’accreditamento (l’accreditamento periodico consiste nella verifica, da parte dell’ANVUR, tramite esame documentale a distanza e visite in loco, della persistenza dei requisiti che hanno condotto all’Accreditamento iniziale e del possesso di ulteriori requisiti di qualità, efficienza ed efficacia delle attività svolte, in relazione agli indicatori di Assicurazione della qualità, ndr) è proprio quello della verifica e della valutazione dei luoghi nei quali gli studenti svolgono la propria attività universitaria”.
“Crediamo – ha aggiunto Uricchio – che sia importante poter migliorare tutti gli ambienti di studio. Il programma di intervento è stato particolarmente significativo e soprattutto esteso, diffuso a tutti i Dipartimenti. C’è una gradualità degli investimenti – ha precisato – però vogliamo portare a termine questo obiettivo e insieme – ha concluso – anche offrire sempre migliori condizioni di studio ai nostri studenti”.
Quanto invece alle immatricolazioni per l’anno accademico 2018-2019, il rettore chiarisce: “Riteniamo particolarmente importante la qualità dei servizi agli studenti. Anche la classifica Censis proprio recentemente pubblicata (3 luglio scorso, ndr) ci dà una valutazione estremamente positiva sulla qualità dei servizi (per i servizi l’Università di Bari è riuscita a collocarsi prima dell’Università di Bologna che guida la classifica, ndr)”. Ricordiamo che, secondo la classifica, infatti l’Università di Bari si colloca al sesto posto tra i mega (oltre 40 mila iscritti) atenei italiani, prima di Torino, Milano, Catania e Napoli Federico II e, quindi, primo ateneo del Mezzogiorno. Un dato che conferma il primato di crescita dell’Ateneo barese che continua a scalare la classifica nazionale, passato dall’ottavo posto dello scorso anno al sesto di quest’anno.
“Avere individuato gli spazi – ha detto Uricchio – penso al palazzo degli studenti ex poste, aver previsto un intervento nuovo, importante sulla Biblioteca Nazionale i cui lavori inizieranno a brevissimo, aver portato avanti questo programma di rifacimento degli ambienti di studio, ci consente senz’altro – ha sottolineato – di poter essere competitivi sul profilo della qualità dei servizi agli studenti”.
Ma non solo. Fondamentale è infatti anche l’offerta formativa che, per Uricchio “costituisce uno dei motivi principali di attrazione per i nuovi studenti. Abbiamo puntellato e sostenuto l’offerta formativa in essere – ha spiegato – e abbiamo anche previsto nuove attivazioni. Mi fa anche particolarmente piacere richiamare il corso di Comunicazione di Impresa, che ha anche un impatto e una rilevanza per Scienza della Comunicazione, e poi il nuovo corso sui Diritti Umani, Interculturalità e Immigrazione che abbiamo avviato nella sede di Taranto che come noto è anche uno dei più importanti Hotspot di Italia. Nuovi percorsi formativi – ha aggiunto Uricchio – ma anche modifiche ai percorsi formativi in essere, attraverso una sempre più spinta internazionalizzazione. Sono ben 54 – ha ricordato il rettore – i visiting professor che vivono la nostra Università”.
“Ho incontrato pochi giorni fa l’ultimo degli arrivati che viene dal Vietnam. Abbiamo un numero sempre più significativo di corsi internazionali e di corsi in lingua straniera. Quindi possiamo essere senz’altro competitivi e attrattivi e ci auguriamo – ha continuato – che anche la campagna di immatricolazione appena avviata, che ancora quest’anno si giova di un ulteriore sconto per l’immatricolazione veloce, possa essere positiva. Già lo scorso anno abbiamo visto un incremento di immatricolazioni e ci auguriamo che anche quest’anno – ha concluso il rettore – possiamo ulteriormente crescere”.