Nel campionato di soccer (otto club di proprietà americana solo in serie A), sembra di essere in alto mare: una settimana le onde inducono a dire una cosa, la successiva l’opposto. Il pareggio (risicato) del Milan sul campo dell’ultima, la Salernitana, ha fatto scendere (provvisoriamente) le quotazioni rossonere che, dopo la vittorie nel derby e contro la Samp sembravano altissime: difesa salda, Maignan insuperabile, attacco irresistibile… Contro i campani, rivoluzionati dagli acquisti e affidati al miracolista Nicola, molte certezze sono sembrate eccessive. La volubilità della situazione ha riguardato anche l’Inter che veniva additata come sicura vincente del campionato e poi, con le frenate e le difficoltà del suo attacco (sempre il più forte per i numeri, ma non efficace come prima), è scesa dal podio. Ora, dopo il clamoroso ko con il Sassuolo “ammazzagrandi” (ha battuto a domicilio anche il Milan e la Juve), la squadra campione deve sperare nel calendario favorevole e nel recupero della partita col Bologna, per tornare prima della classe.
Un passo più uniforme sembra avere il Napoli, che pure era sembrato in difficoltà per gli infortuni e le assenze: vedremo se raggiungerà il Milan vincendo la difficile contesa di Cagliari nel Monday Night. L’andamento della partita dell’Arechi ha dimostrato che nessuno è perfetto. Rebic ha salvato la squadra di Pioli dalla sconfitta. Un pari che ha dato qualche speranza (sia pur lontana) ai campani e ha interrotto la marcia rossonera, confermando che nel calcio tutto può succedere. Anche che l’ultima in classifica, con una formazione messa insieme in quattro e quattr’otto, può fermare un’avversaria di maggiore statura. Contro il Sassuolo, l’Inter, priva di Brozovic e Bastoni, ha perso male, veramente male. Barella in regia: esperimento fallito. Fa (bene) un altro mestiere e si vede. Il Napoli è naturalmente sempre pronto a saltare in alto. Dopo la prestazione di Barcellona sarà a Cagliari. La squadra di Mazzarri si è rimessa in sesto e non sarà un avversario facile per i partenopei che hanno perso Anguissa. All’andata i gol di Osimhen e Insigne su rigore per il successo partenopeo. Arbitro Mariani.
Il derby torinese ha confermato che non basta avere Vlahovic per vincere sempre, anche se la sconfitta dell’Atalanta (una gara in meno) ha stabilizzato il quarto posto bianconero. Anche noi avevamo creduto che la Juve con Vlahovic avesse trovato la pietra filosofale, con cui trasformare tutto in oro. E’ bastato un Bremer bravo e attento per ridurre le potenzialità dell’asso serbo. DV7 dovrà calarsi meglio nella parte e affiatarsi con i compagni. Il Torino ha invece ritrovato Belotti e ha giocato una bella partita. Mezza difesa più Dybala non ci saranno nella partita di Coppa contro il Villareal. Il pareggio fra Udinese e Lazio, alla fine di una partita dalle alterne vicende, tiene i friulani (buon finale: colpito l’incrocio da Molina) nella zona pericolosa e i romani ancora fuori dalla zona Champions. Nel derby a “stelle e striscie” fra le squadre dei “paisà” Commisso e Pagliuca, terza vittoria stagionale sull’Atalanta (in silenzio) decide il gol di Piatek (dimenticato Vlahovic?). A Malinovskyi, è stato annullato il pareggio per un bizantinismo. Seguito polemico: espulso Gasp (“Non è calcio”): forse ha ragione lui. Italiano vede l’Europa.
Il Verona ha padroneggiato per un’ora la partita dell’Olimpico dove la rimaneggiata Roma ha avuto problemi. I giovani Volpato e Bove hanno pareggiato. Il vivaio giallorosso ha dato i propri frutti, ma l’espulso Mourinho ha di che meditare. E che occasione perduta dagli scaligeri, calati nella ripresa! La Sampdoria, fra tanti acquisti, ha trovato nell’antico suo campione Quagliarella l’autore di una doppietta (cento gol in blucerchiato) che è servita forse a riportare fuori dalla pozzanghera di coda la squadra di Giampaolo. L’Empoli è alla nona partita senza vittorie. Nel drammatico scontro di coda fra Venezia e Genoa (quarto pareggio), un risultato che non è servito a nessuno. Senza vittorie non ci si salva. Il che vale pure per la Salernitana. Mihajlovic cercherà di uscire dal momento difficile che il suo Bologna sta attraversando nel posticipo contro lo Spezia. Squalificati Medel e Svanberg, al rientro De Silvestri. Fra i liguri non ci sarà Amian. I rossoblù vogliono una svolta. All’andata decise Arnautovic su rigore. Direzione di Marinelli. Speriamo di evitare il mal di mare.
(ITALPRESS)
UNA SERIE A IN ALTO MARE…MILAN BLOCCATO, MA L’INTER FA PEGGIO
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