UN FRANCOBOLLO SUL CODICE CARRATELLI

“Ringrazio Poste Italiane e il Ministero per lo Sviluppo Economico per aver assunto nel proprio patrimonio filatelico il Codice Romano Carratelli. Recuperare al patrimonio culturale e far conoscere a tutti un documento così importante significa arricchire la memoria storica di ognuno di noi, ma anche trasmettere un pezzo, una fotografia importante di un’epoca contrassegnata da invasioni e violenze attraverso cui questa ricostruzione è stata immortalata”
Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo alla presentazione, al Palazzo S. Chiara di Tropea, del francobollo emesso dal Ministero per lo Sviluppo Economico e da Poste Italiane per celebrare il Codice Romano Carratelli nella serie tematica del “Patrimonio Artistico e Culturale Italiano”, un importante evento culturale che ha goduto anche della partecipazione del Servizio filatelico temporaneo di “Bollatura giorno di emissione” di Poste Italiane. La tiratura è di quattrocentomila esemplari. La stampa è stata curata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra e autoadesiva. Il bozzetto è di Emanuele Bertucci e riproduce la tavola di Tropea.

“Questo straordinario documento il cui valore è veramente inestimabile -ha proseguito Oliverio- merita altri e più importanti riconoscimenti. Io credo, e il mio non è un semplice auspicio di circostanza, che esso debba essere inserito e riconosciuto al più presto nel Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Averlo riportato in Calabria, nel proprio habitat naturale, è un grande merito di Mimmo Carratelli che ringrazio per quanto ha fatto e continuerà a fare. Ora bisognerà intensificare e ripetere iniziative come questa per far conoscere il Codice a tutti, in tutte le città della Calabria, coinvolgendo soprattutto le scuole, i nostri ragazzi e le nostre ragazze, perché attraverso queste iniziative si trasmette la storia del nostro territorio. Conoscere la propria storia significa comprendere meglio il presente, capire i fenomeni che oggi caratterizzano il Mediterraneo.

“Far conoscere il Codice, valorizzare questo straordinario patrimonio che appartiene non solo alla Calabria ma al Mediterraneo e all’intera umanità -ha concluso il presidente della Regione- è un compito che dobbiamo assolvere e di cui dobbiamo tutti farci carico. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare in questa direzione e faremo tutto ciò che è nelle nostre competenze affinchè questo documento storico il cui valore è davvero incommensurabile non solo sia riconosciuto e inserito nel patrimonio storico dell’Umanità ma anche perché diventi un grande attrattore turistico e culturale ed uno strumento attivo di conoscenza della storia e della cultura della nostra regione”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]