Metropolitane ferme, cittadini al buio, ascensori bloccati. Dalle 18.47 (ora locale) di ieri, la città di New York è stata vittima di un blackout, che ha colpito in particolare l’area centrale di Manhattan – conosciuta come Midtown – e l’area residenziale a ovest di Central Park, Upper West Side. Sono stati circa 73mila, i cittadini rimasti senza energia elettrica.
“Sembra che qualcosa sia andato storto nel modo in cui l’energia è stata trasmessa da una parte all’altra della città”, ha detto dall’Iowa, dove è impegnato per alcuni appuntamenti elettorali in vista della campagna delle primarie 2020, il sindaco di New York Bill de Blasio.
A causare il blackout un malfunzionamento nella stazione elettrica sulla West 49th Street, ha reso noto la società responsabile della rete elettrica.
La piazza simbolo di Manhattan, Times Square, è rimasta al buio per ore, nell’incredulità di turisti e cittadini. Molti ascensori si sono bloccati, costringendo i vigili di fuoco a intervenire per liberare le persone rimaste intrappolate. A subire le conseguenze più pesanti è stato il sistema dei trasporti pubblici.
I semafori spenti nell’isola di Manhattan hanno costretto i passanti a reinventarsi vigili urbani per regolare il traffico agli incroci. Paralizzate le linee della metropolitana. In particolare i treni A, C, F, M, R, N, Q, M e D, che hanno subito ritardi fino a 50 minuti. Interrotti anche alcuni spettacoli a Broadway e il concerto di Jennifer Lopez al Madison Square Garden.
La situazione è rientrata dopo circa quattro ore, quando i tecnici della società elettrica ConEdison hanno risolto il problema. Per il Ceo John McAvoy, però, “sulle cause saranno necessari degli approfondimenti”.
Non è la prima volta che New York si trova a dover affrontare un black-out. Nello stesso giorno, sempre il 13 luglio, nel 1977, una brusca interruzione della rete aveva tenuto in scacco l’intera città per ore.