VENEZIA (ITALPRESS) – La piantumazione di un albero di ulivo, simbolo per eccellenza di pace, e l’apposizione di una targa a suo nome. La Polizia di Stato di Venezia ha voluto ricordare così, questa mattina, la figura di Giovanni Palatucci, il questore aggiunto di Fiume, arrestato dai nazisti nel settembre del 1944 e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove è morto di stenti, il 10 febbraio 1945, all’età di 36 anni.
Alla cerimonia, svoltasi all’interno del Centro culturale ebraico del Ghetto, alla presenza di numerose autorità civili e militari, ha preso parte, in rappresentanza della Città, la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
“Il questore Palatucci – ha sottolineato la presidente – ha compiuto, in uno dei momenti più bui della nostra storia, uno straordinario atto di coraggio e di amore, salvando tante vite, sino a sacrificare la propria.
Onorare la sua memoria sia da stimolo per farci scegliere sempre la strada dell’amore, del rispetto, della solidarietà e mai quella dell’indifferenza; solo così potremo costruire le basi per un mondo migliore da lasciare alle giovani generazioni.”
Palatucci, per aver salvato durante il periodo del suo servizio a Fiume (febbraio-settembre 1944) centinaia di ebrei dalla Shoah, è stato riconosciuto dallo Stato di Israele, nel 1990, “Giusto tra le Nazioni”, nonché, dalla Chiesa cattolica, nel 2004, “Servo di Dio”. Nel 1995 la Repubblica italiana gli ha conferito la medaglia d’oro al merito civile.
– Foto: Comune di Venezia –
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