UEFA Euro 2024 – Le squadre

GIRONE A

GERMANIA

La Germania vuole tornare sul gradino più alto del podio europeo per la quarta volta dopo i trionfi ottenuti nel 1972, nel 1980 e nel 1996. Ci proverà davanti al proprio pubblico e sotto la guida di Julian Nagelsmann. Il giovane tecnico bavarese, arrivato sulla panchina tedesca dopo il burrascoso e inaspettato esonero al Bayern Monaco, ha ottenuto due vittorie di prestigio nelle amichevoli di marzo contro Francia e Olanda. Sulla panchina del Bayern ha conquistato una Bundesliga e due Supercoppe nazionali, mentre si era fatto apprezzare tra le fila dell’Hoffenheim e del Lipsia. I tedeschi, quattro volte campioni del mondo nel 1954, 1974, 1990 e 2014, arrivano all’appuntamento dopo la delusione dell’eliminazione agli ottavi di finale della precedente rassegna continentale e l’uscita di scena nella fase ai gironi negli ultimi due Mondiali. Nella propria storia, i teutonici hanno anche conquistato l’ultima edizione della Confederations Cup, andata in scena nel 2017 e poi abolita, grazie al successo in finale contro il Cile. A Euro2024, la Germania tornerà a organizzare un torneo calcistico internazionale dopo i Mondiali 2006. È inserita nel girone A, con Scozia, Ungheria e Svizzera e debutterà venerdì 14 giugno alle 21 contro i britannici.

SCOZIA

La Scozia si è qualificata al suo secondo Europeo consecutivo al termine di un brillante percorso preliminare, chiuso in seconda posizione alle spalle solamente della Spagna. Tra i risultati di maggiore rilievo va ricordato il 2-0 casalingo inflitto proprio alle Furie Rosse, maturato grazie alla doppietta di McTominay. Il centrocampista del Manchester United, tra i punti di forza della squadra in vista di Euro2024, è stato il bomber inaspettato dei suoi durante le qualificazioni grazie a sette reti messe a segno. Il ct Steve Clark, ex bandiera del Chelsea da giocatore, è arrivato sulla panchina della formazione biancoblù nel 2019, riuscendo così a portare i suoi a due edizioni consecutive della rassegna continentale e a concludere al primo posto il girone di Lega B della scorsa Nations League, con tanto di promozione in Lega A. Quello in Germania sarà il quarto Europeo disputato nella storia della Tartan Army dopo il 1992, il 1996 e il 2020. Ai Mondiali, i britannici mancano invece dal 1998. Gli scozzesi, impegnati nel girone con Germania, Ungheria e Svizzera, debutteranno venerdì 14 giugno alle 21 contro i padroni di casa nella gara inaugurale della manifestazione.

UNGHERIA

L’Ungheria è pronta per partecipare al suo terzo campionato europeo consecutivo. Se a Euro 2016 era riuscita a qualificarsi agli ottavi di finale uscendo di scena con il Belgio, nell’edizione successiva è invece stata eliminata nella fase a gironi. Alla guida della nazionale c’è, dal 2018, l’italiano Marco Rossi. Dopo aver iniziato il suo percorso da tecnico tra le fila del Lumezzane, nel 2012 si è trasferito proprio in Ungheria per allenare il club locale dell’Honved. Cresciuto nelle giovanili del Torino, da giocatore ha difeso i colori di Catanzaro, Brescia, Sampdoria e diverse altre squadre italiane. Il percorso di qualificazione a Euro2024 è stato brillante, con 18 punti conquistati nel girone G che sono valsi ai magiari la prima posizione. Agli Europei, il miglior risultato della formazione ungherese è il terzo posto centrato nel 1964 mentre ai Mondiali si ricorda il doppio secondo posto del 1938 e del 1954. La rappresentativa dell’est Europa detiene un record. Con le sue tre medaglie d’oro, una d’argento e un bronzo, è la nazionale più vincente nella storia dei Giochi Olimpici. Ai prossimi Europei, debutterà sabato 15 giugno alle 15 contro la Svizzera. Nel suo girone affronterà anche Germania e Scozia.

SVIZZERA

La Svizzera ha staccato il pass per Euro2024 grazie al secondo posto ottenuto nel girone I di qualificazione alle spalle della Romania. Nella passata edizione, gli elvetici riuscirono nell’impresa di eliminare la Francia agli ottavi di finale salvo poi uscire di scena nel turno seguente contro la Spagna. Dopo l’ultima rassegna continentale, a guidare la nazionale rossocrociata è stato scelto Murat Yakin, il quale ha dato subito un dispiacere all’Italia relegandola in seconda posizione nella fase di qualificazione del successivo Mondiale. Nella sua storia, la squadra ha preso parte a cinque edizioni degli Europei e a 12 della rassegna iridata. Alla competizione continentale, ospitata nel 2008 in coabitazione con la vicina Austria, gli svizzeri hanno partecipato in cinque occasioni ottenendo come miglior risultato proprio il quarto di finale di tre anni fa. Un traguardo centrato in precedenza tre volte a livello internazionale ai Mondiali del 1934, 1938 e 1954. Il miglior piazzamento internazionale di sempre dei biancorossi risale però al 1924, quando alle Olimpiadi di Parigi vinsero la medaglia d’argento. A Euro2024 la Svizzera debutterà sabato 15 giugno alle 15 contro l’Ungheria. Inserita nel gruppo A, affronterà anche la Scozia e i padroni di casa della Germania.


GIRONE B

ITALIA

I campioni in carica hanno cambiato pelle ma non le ambizioni. Tre anni dopo il trionfo di Wembley, l’Italia si presenta al via di Euro2024 con un titolo da difendere. Al timone non c’è più Roberto Mancini, attirato dalle sirene saudite, ma Luciano Spalletti, chiamato a guidare gli azzurri dopo lo storico scudetto portato a Napoli. All’ottava presenza di fila nella fase finale del torneo continentale, l’Italia si è imposta in due occasioni, nel 1968 e nel già citato 2021, e fatta eccezione per il 2004 – l’edizione del ‘biscotto’ fra Svezia e Danimarca – ha sempre superato la fase a gironi. Eppure il prossimo Europeo rappresenta per gli azzurri un trampolino di rilancio visto che il successo di Wembley è arrivato in mezzo a due Mondiali mancati, sebbene la tradizione italiana sia di tutto rispetto con quattro affermazioni (1934, 1938, 1982 e 2006): solo il Brasile (5) ha fatto meglio, mentre la Germania è a pari merito con 4 successi. Nel palmares italiano anche l’oro olimpico conquistato ai Giochi di Berlino e due terzi posti nella Nations League. La squadra di Spalletti, qualificatasi grazie al secondo posto nel girone vinto dall’Inghilterra, esordirà il 15 giugno contro l’Albania, poi Spagna (20 giugno) e Croazia (24 giugno).

SPAGNA

Fra le nazionali più titolate del mondo, la Spagna si presenta a Euro2024 con tutte le carte in regola per puntare al colpo grosso. In panchina c’è Luis de la Fuente, promosso dall’Under 21 dopo i Mondiali in Qatar e fresco di rinnovo fino al 2026. Le Furie Rosse, da anni ormai stabilmente nella Top Ten del ranking Fifa, hanno mancato la qualificazione agli Europei per l’ultima volta nel 1992, poi da allora hanno timbrato sempre il cartellino con tanto di doppio successo fra il 2008 e il 2012. Sono in tutto tre (record condiviso con la Germania) le affermazioni continentali, considerando anche quella del 1964, oltre alla finale persa nel 1984 contro la Francia padrona di casa. Nella bacheca della Spagna anche la Coppa del Mondo 2010, la Nations League 2023, l’oro olimpico di Barcellona ’92 e il secondo posto alla Confederations Cup 2013. Unica nazionale ad essersi aggiudicata tre grandi tornei di fila (i due Europei e il Mondiale fra il 2008 e il 2012), la Spagna si è qualificata dominando il girone A con 7 vittorie in 8 gare, con la sola eccezione della sconfitta contro la Scozia poi seconda, segnando 25 reti e subendone solo 5. Esordio il 15 giugno contro la Croazia, poi il 20 la sfida all’Italia e il 24 la gara con l’Albania.

CROAZIA

L’ultimo ballo di Luka Modric. Sorta dalla dissoluzione della Jugoslavia nel 1994, la Croazia è alla settima apparizione in una fase finale di un Europeo, con l’unica mancata qualificazione che risale al 2000. Ma nella rassegna continentale i biancorossi non hanno mai particolarmente brillato, col miglior risultato rappresentato dai quarti raggiunti all’esordio nel 1996 e poi nel 2008. Ben altro il rendimento ai Mondiali, dove in tre occasioni la Croazia è salita sul podio: bronzo nel 1998 e nel 2022 e vicecampione nel 2018 in Russia, battuta solo in finale dalla Francia. Una differenza che gli uomini del ct Zlatko Dalic, in carica ormai dall’ottobre 2017, puntano a cancellare nella rassegna tedesca. Il cammino per arrivare in Germania, però, non è stato semplice: sorpresa in casa dalla Turchia di Montella, la Croazia ha acciuffato il secondo posto nel girone di qualificazione e il conseguente pass per la fase finale solo grazie alla vittoria per 1-0 contro l’Armenia nell’ultima giornata. Ora Modric, reduce dall’ennesima Champions vinta col Real, proverà a guidare i compagni verso la gloria in quello che sarà quasi certamente il suo ultimo Europeo. Esordio il 15 giugno a Berlino con la Spagna, rivincita dell’ottavo perso tre anni fa, poi il 19 l’Albania e il 24 il confronto con l’Italia.

ALBANIA

La cenerentola è pronta per il gran ballo. Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1997, quando l’Albania occupava la posizione numero 124 del ranking Fifa: quella allenata da Sylvinho è ormai una realtà consolidata del calcio europeo, come dimostra la seconda qualificazione alla fase finale del torneo dopo quella storica del 2016 sotto la guida di Gianni De Biasi, dove il cammino si esaurì nella fase a gironi ma con la prima vittoria di sempre – sulla Romania – in un grande torneo. Promossa nella Lega B nell’ultima edizione della Nations League, l’Albania come detto è da gennaio 2023 nelle mani di Sylvinho, ex difensore di Arsenal, Barcellona e Manchester City, in passato vice di Roberto Mancini e che nel suo staff di lunga data si avvale della collaborazione di Pablo Zabaleta. L’Albania si è qualificata con un percorso sorprendente, chiudendo in testa il girone E con gli stessi punti ma migliore differenza reti della Repubblica Ceca e relegando al terzo posto la più quotata Polonia, contro la quale è arrivata però l’unica sconfitta in otto gare. L’Europeo delle Aquile inizierà il 15 giugno contro l’Italia di Spalletti, poi Croazia il 19 e la Spagna il 24.


GIRONE C

SLOVENIA

La Slovenia ha ottenuto la seconda partecipazione europea della sua storia grazie al secondo posto centrato nel girone H di qualificazione alle spalle della Danimarca. Artefice dell’impresa è il ct Matjaz Kek, alla guida della squadra dal 2018 dopo la precedente esperienza maturata durante il quadriennio 2007-2011. Per la nazionale capitanata da Jan Oblak, portiere e stella dell’Atletico Madrid, sarà la quarta volta in assoluto in un torneo internazionale dopo Euro 2000 e i Mondiali del 2002 e del 2010. Nata nel 1992 dopo la separazione del Paese dalla Jugoslavia, non è mai riuscita a superare il primo turno in una manifestazione ufficiale. Tra i giocatori più chiacchierati in ottica mercato c’è l’attaccante Benjamin Sesko. Già protagonista in passato tra le fila del Salisburgo, formazione con la quale ha vinto due scudetti e una Coppa d’Austria, ha appena concluso la sua prima stagione in Bundesliga con la maglia del Lipsia, realizzando 18 gol totali di cui 14 in campionato. Inseriti nel gruppo C di Euro2024, gli sloveni se la vedranno con Danimarca, Serbia e Inghilterra. Un girone non semplice nel quale debutteranno domenica 16 giugno alle 18 contro i danesi.

DANIMARCA

Riuscirà la Danimarca a ripetere l’ottimo cammino di Euro 2020, culminato con l’approdo in semifinale? Per gli scandinavi non sarà di certo semplice, anche se il talento in rosa non manca. I biancorossi giungono al decimo appuntamento continentale della loro storia dopo aver chiuso in prima posizione il girone H di qualificazione e trovando in Rasmus Hojlund, centravanti ex Atalanta ora in forza al Manchester United, il proprio capocannoniere con 7 reti all’attivo durante il percorso preliminare. Nonostante la deludente uscita di scena al primo turno ai Mondiali 2022, il ct Kasper Hjulmand è stato confermato alla guida dei biancorossi. Il risultato più prestigioso e inatteso nella storia del calcio locale arrivò nel 1992, quando la formazione che tra i pali annoverava Kasper Schmeichel trionfò agli Europei partecipando da ripescata al posto della Jugoslavia, squalificata per cause belliche. Nel proprio palmarès, il piccolo Stato nordico vanta anche una vittoria alla Confederations Cup del 1995 e ben quattro medaglie olimpiche, con tre argenti e un bronzo conquistati tra il 1908 e il 1960. Inseriti nel gruppo C di Euro2024, i danesi se la vedranno con Slovenia, Serbia e Inghilterra. Esordiranno domenica 16 giugno alle 18 contro gli sloveni.

SERBIA

Ricca di talento ma spesso discontinua, la Serbia prenderà parte al primo campionato europeo della sua storia da quando ha assunto tale denominazione. La nazionale balcanica trae infatti le proprie origini dalla nazionale iugoslava e si è costituita dalla non più esistente federazione calcistica di Serbia e Montenegro, rappresentando poi la sola Serbia dal giugno 2006. Da allora, la squadra ha partecipato a quattro Mondiali su cinque edizioni, uscendo sempre di scena nella fase a gironi, ma ha sempre saltato la rassegna continentale. Il ct Dragan Stojkovic, che ha da poco rinnovato il suo contratto fino al 2026, ha portato i suoi in Germania grazie al secondo posto centrato nel gruppo G di qualificazione alle spalle dell’Ungheria. Il gruppo capitanato da Dusan Tadic, che vede nel bomber Aleksandar Mitrovic il miglior marcatore di sempre della rappresentativa locale con 57 reti siglate in 89 presenze, è chiamato al salto di qualità all’interno di un girone non semplice. Se la vedrà infatti contro Inghilterra, Danimarca e Slovenia. Se i britannici sono i favoriti per la conquista del primo posto, il discorso è invece molto più aperto per la seconda e l’eventuale terza piazza. Il debutto di Dusan Vlahovic e compagni è previsto per domenica 16 giugno alle 21, proprio contro gli inglesi.

INGHILTERRA

L’Inghilterra affronta una nuova campagna europea, con il pensiero ancora inevitabilmente rivolto alla bruciante sconfitta patita nella finale di Wembley, ai rigori, per mano dell’Italia nella scorsa edizione del torneo. La parziale rivincita della nazionale dei Tre Leoni è arrivata durante il cammino di qualificazione a Euro2024, terminato dominando il girone C proprio davanti agli azzurri, battuti sia all’andata che al ritorno. Il ct Gareth Southgate è alla guida della squadra da otto anni. Dopo il terzo posto alla Nations League 2019 e il secondo a Euro 2020, proverà a riportare in patria un trofeo internazionale che manca dal lontanissimo mondiale casalingo del 1966, prima e unica volta in cui gli inglesi sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio a una rassegna ufficiale Fifa o Uefa. Al di là di un terzo posto centrato nel 1968 e della medaglia d’argento della passata edizione, i britannici non sono mai riusciti a piazzarsi tra le prime tre a una rassegna continentale. In Germania si presenterà un gruppo ricco di talento ed esperienza, che ha in Harry Kane, capitano e top scorer di tutti i tempi della sua nazionale, il suo faro offensivo. L’esordio sarà domenica 16 giugno alle 21 contro la Serbia nel girone C, che al suo interno vede anche Slovenia e Danimarca.


GIRONE D

POLONIA

È stato un rigore parato dallo juventino Wojciech Szczęsny a portare la Polonia a Euro2024. L’estremo difensore, neutralizzando infatti il penalty di Daniel James a Cardiff nella finale dei playoff contro il Galles, ha garantito ai suoi il pass per la quinta rassegna continentale consecutiva della propria storia. Dopo aver chiuso sottotono il girone di qualificazione, con un terzo posto alle spalle di Albania e Repubblica Ceca nel girone E, la nazionale del ct Michal Probierz ha centrato l’obiettivo dopo aver superato l’Estonia e gli stessi britannici nel corso degli spareggi. Lo scorso settembre, l’attuale tecnico ha sostituito in corso d’opera il portoghese Fernando Santos, campione d’Europa con i lusitani nel 2016. I polacchi, nella propria storia, vantano due terzi posti ai Mondiali ottenuti nel 1974 e nel 1982. I risultati più prestigiosi sono però arrivati alle Olimpiadi, con il trionfo a Monaco 1972 e altre due medaglie d’argento appese al collo a Montreal 1976 e Barcellona 1992. A Euro2024, Robert Lewandowski e compagni se la vedranno con Francia, Olanda e Austria nel girone D. Debutteranno domenica 16 giugno alle 15 contro gli orange.

OLANDA

L’Olanda si è qualificata a Euro2024 arrivando seconda nel gruppo B di qualificazione alle spalle della Francia. Da inizio 2023, la guida della squadra è stata affidata a Ronald Koeman, successore designato di Louis Van Gaal. L’attuale ct era già stato seduto sulla panchina orange tra il 2018 e il 2020. Campione continentale da giocatore nel 1988 in occasione dell’unico titolo Fifa o Uefa mai conquistato dalla sua nazionale, si presenta in Germania con un gruppo molto talentuoso e completo in tutti i reparti, con un particolare occhio di riguardo alla difesa. L’obiettivo è quello di far meglio della scorsa edizione, conclusa prematuramente agli ottavi di finale, e insidiare le big. Al di là del trionfo dell’88, la formazione olandese era già salita sul podio europeo nel 1976, chiudendo la rassegna dell’epoca in terza posizione. Ai Mondiali, può vantare tre secondi posti e un terzo. Alle Olimpiadi ha invece vinto tre bronzi consecutivi tra il 1908 e il 1920. Gli orange sono stati inseriti nel girone D di Euro2024 con Francia, Polonia e Austria. Debutteranno domenica 16 giugno alle 15 contro la squadra capitanata da Robert Lewandowski.

AUSTRIA

L’Austria parteciperà al suo quarto Europeo nelle ultime cinque edizioni. Gli uomini di Ralf Rangnick hanno centrato l’obiettivo al termine di un brillante percorso di qualificazione che li ha visti chiudere al secondo posto il girone F alle spalle del Belgio. Il tecnico, accostato qualche stagione fa anche al Milan, è stato uno degli artefici della scalata del Lipsia dalle serie minori alle posizioni di vertice del calcio tedesco. A Euro 2020, Marko Arnautovic e compagni misero paura all’Italia negli ottavi di finale, costringendo i futuri campioni continentali ai tempi supplementari. Se la presenza della nazionale austriaca agli Europei sta diventando quasi un’abitudine, diversa è invece la situazione sul fronte Mondiali. È infatti dal 1998 che la squadra manca a una rassegna iridata. Il miglior risultato raggiunto nella sua storia risale alle Olimpiadi di Berlino 1936, concluse con una medaglia d’argento arrivata in seguito alla finale persa ancora una volta contro gli azzurri per 2-1. Nel 1954, arrivò anche un terzo posto ai Mondiali. A Euro2024, gli austriaci sono stati inseriti nel gruppo D con Francia, Polonia e Olanda. Esordiranno lunedì 17 giugno alle 21 contro i transalpini.

FRANCIA

La Francia è una delle grandi favorite per la conquista del torneo. Reduci da un Euro 2020 deludente e dal secondo posto ai Mondiali 2022 alle spalle dell’Argentina, i Bleus si sono qualificati senza affanni alla competizione vincendo il gruppo B davanti all’Olanda. Dopo aver conquistato la rassegna iridata nel 2018 e la Nations League nel 2021, il ct Didier Deschamps, sulla panchina transalpina ormai dal 2012, va a caccia dell’unico trofeo che ancora manca nel suo palmarès personale dopo averlo sfiorato in casa nel 2016, perdendo la finalissima contro il Portogallo a Parigi. La nazionale francese ha conquistato sette titoli ufficiali Fifa e Uefa nella sua storia, grazie a due Mondiali (1998 e 2018), due Europei (1984 e 2000), due Confederations Cup (2001 e 2003) e la Nations League nel 2021. Successi ai quali va aggiunto l’oro olimpico centrato a Los Angeles 1984, con il sogno del bis da raggiungere quest’anno in occasione dei Giochi a cinque cerchi da disputare in casa. A Euro2024, Kylian Mbappé e compagni se la vedranno nella fase a gironi con Olanda, Polonia e Austria. Debitteranno lunedì 17 giugno alle 21 contro gli austriaci.


GIRONE E

BELGIO

Il Belgio parteciperà alla sua terza edizione consecutiva degli Europei. Dopo i quarti di finale raggiunti nel 2016 e nel 2020, i Diavoli Rossi proveranno a eguagliare o migliorare quel risultato. Il percorso di qualificazione li ha visti primeggiare nel gruppo F davanti all’Austria, sfruttando al meglio i 14 gol messi a segno da Romelu Lukaku in appena 8 match disputati. Dopo la deludente uscita di scena al primo turno dei Mondiali 2022, ai quali arrivavano con la medaglia di bronzo conquistata quattro anni prima in Russia, Kevin De Bruyne e compagni proveranno a rialzare la testa a Euro2024 sotto la guida del neo ct Domenico Tedesco. Dopo le esperienze sulle panchine di Stoccarda, Hoffenheim, Schalke 04, Spartak Mosca e Lipsia, il tecnico 38enne è alla sua prima esperienza con una nazionale. Nella sua storia, i belgi possono vantare come miglior risultato l’oro olimpico centrato ad Anversa 1920. Un traguardo al quale si aggiunge il terzo posto continentale del 1972 e il secondo del 1980. A Euro2024, la squadra è stata inserita nel gruppo E insieme a Ucraina, Slovacchia e Romania. Il debutto ufficiale è previsto per lunedì 17 giugno alle 18 contro gli slovacchi.

SLOVACCHIA

La Slovacchia arriva in Germania forte della sua terza qualificazione consecutiva a un campionato europeo. Nata ufficialmente nel 1993 così come la Repubblica Ceca, in seguito alla scissione della Cecoslovacchia, la formazione guidata dall’italiano Francesco Calzona, noto anche ai tifosi del Napoli, parteciperà al suo quarto grande torneo internazionale della sua storia dopo aver preso parte anche ai Mondiali 2010. In quell’occasione, la squadra riuscì ad avanzare fino agli ottavi di finale, eliminando l’Italia nel corso della fase a gironi. Il ct calabrese, qui dal 2022, sarà alla sua prima esperienza in una rassegna continentale. Durante il cammino di qualificazione, Milan Skriniar e compagni hanno chiuso il gruppo J in seconda posizione alle spalle dell’imbattuto Portogallo. La nazionale occupa al momento il 48° posto nel ranking Fifa. A Euro2024 è stata inserita nel girone E insieme a Ucraina, Belgio e Romania. Se sulla carta i belgi sembrano i favoriti per chiudere il raggruppamento in prima posizione, la lotta per il secondo e il terzo posto sembra invece aperta. Gli slovacchi esordiranno lunedì 17 giugno alle 18 proprio contro i diavoli rossi.

UCRAINA

L’Ucraina si è qualificata a Euro2024 grazie alla vittoria nella finale playoff contro l’Islanda, arrivata dopo aver eliminato la Bosnia in semifinale. Un percorso reso necessario dopo il terzo posto della formazione gialloblù al termine della fase a gironi alle spalle di Inghilterra e Italia. Il ct Sergiy Rebrov guida la nazionale dal 2023 e può disporre su un buon gruppo di giocatori, anche se non sempre continui. Compagno d’attacco di Andriy Shevchenko ai tempi della Dinamo Kiev degli anni ’90, è al suo debutto da tecnico in una rassegna di questa portata. L’esordio ufficiale della squadra risale al 1992, a pochi mesi di distanza dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Da allora, è arrivata una qualificazione ai Mondiali 2006, chiusi poi ai quarti di finale in seguito all’eliminazione patita per mano dell’Italia di Marcello Lippi. Gli ucraini sono alla terza kermesse continentale della propria storia, dopo l’eliminazione al primo turno del 2012 e i due quarti di finale centrati nel 2016 e nel 2020. A Euro2024 sono stati sorteggiati nel gruppo E con Belgio, Romania e Slovacchia. Debutteranno lunedì 17 giugno alle 15 contro la compagine rumena.

ROMANIA

La Romania torna sul palcoscenico Europeo dopo aver mancato la qualificazione alla scorsa edizione del torneo. La squadra ha raggiunto l’obiettivo chiudendo in prima posizione il girone I delle qualificazioni e senza perdere nemmeno una partita, lasciandosi alle spalle la Svizzera. Il ct Edward Iordanescu guida la nazionale dal 2022. In precedenza, ha allenato diversi club rumeni. Anche suo padre Angel è stato sulla panchina della compagine tricolore in tre occasioni: dal 1993 al 1998, dal 2002 al 2004 e dal 2014 al 2016. Tra i migliori risultati ottenuti della propria storia, la squadra ha centrato i quarti di finale ai Mondiali del 1994 e a Euro 2000, quando venne eliminata dall’Italia di Dino Zoff. Nella memoria collettiva è rimasta senza dubbio la nazionale che nella rassegna iridata nordamericana riuscì a eliminare l’Argentina vicecampione in carica grazie alle magie di Gheorghe Hagi. L’ultima partecipazione a un Mondiale risale ormai al 1998. A Euro2024, i rumeni sono stati inseriti nel gruppo E con Belgio, Ucraina e Slovacchia. Esordiranno lunedì 17 giugno alle 15 contro la compagine ucraina.


GIRONE F

TURCHIA

La Turchia arriva all’appuntamento continentale grazie al primo posto centrato nel girone D di qualificazione davanti alla Croazia. Artefice di questo risultato è il ct Vincenzo Montella, arrivato sulla panchina biancorossa solamente lo scorso settembre al posto di Stefan Kuntz. Forte dell’esperienza precedente maturata sulla panchina dell’Adana Demirspor, il tecnico italiano ha saputo quindi tagliare un traguardo prestigioso con l’obiettivo di far fare il salto di qualità a un gruppo reduce da due eliminazioni consecutive al primo turno nelle ultime due edizioni della rassegna. Nella propria storia, la nazionale turca ha vissuto il proprio periodo d’oro a inizio anni 2000, quando arrivò terza ai Mondiali sudcoreani del 2002 e nuovamente l’anno successivo in occasione della Confederations Cup. A Euro 2008, raggiunse la semifinale. La partecipazione a una kermesse iridata manca invece proprio da quel lontano 2002. A Euro2024, Hakan Calhanoglu e compagni se la vedranno con Portogallo, Georgia e Repubblica Ceca nel gruppo F. L’esordio è fissato per martedì 18 giugno alle 18 contro i georgiani, al debutto assoluto nella manifestazione.

GEORGIA

Quella della Georgia è stata una delle favole più belle scritte nel corso dell’ultima fase di qualificazione. Dopo essere arrivata quarta nel proprio girone, è riuscita comunque a guadagnare l’accesso ai playoff grazie ai buoni risultato maturati nel corso dell’ultima Nations League. Arrivati agli spareggi, Kvicha Kvaratskhelia e compagni hanno superato prima il Lussemburgo per 2-0 in semifinale e poi la Grecia, ai rigori, nella finalissima di Tbilisi. Euro2024 sarà il primo torneo internazionale ufficiale mai disputato dalla giovane nazionale caucasica che ha esordito in gare ufficiali solamente nel 1996, con alcuni anni di ritardo rispetto alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Il ct è il francese Willy Sagnol, due volte vincitore della Confederations Cup da giocatore con i transalpini e argento mondiale nel 2006. In precedenza, a livello di club, aveva guidato il Bordeaux ed era stato prima vice allenatore e poi tecnico ad interim del Bayern Monaco nel 2017. È seduto sulla panchina georgiana dal 2021. A Euro2024, la squadra affronterà Turchia, Portogallo e Repubblica Ceca nel girone F. Debutterà martedì 18 giugno alle 18 contro Hakan Calhanoglu e compagni.

PORTOGALLO

Il Portogallo arriva a Euro2024 forte di un percorso di qualificazione netto, fatto di 10 vittorie su 10 gare disputate nel girone J. Cristiano Ronaldo e compagni, dopo aver alzato al cielo il trofeo nel 2016, vogliono provare a ripetersi, grazie a un gruppo ricco di talento e completo in ogni reparto. A guidare la squadra è il ct Roberto Martinez, ex selezionatore del Belgio con il quale ha raggiunto il terzo gradino del podio ai Mondiali di Russia 2018. In precedenza, aveva allenato in Inghilterra Swansea, Wigan ed Everton. Oltre al trionfo continentale di otto anni fa, i lusitani hanno alzato al cielo anche la Nations League 2019, prima edizione della manifestazione ideata dalla Uefa. I portoghesi vantano inoltre un terzo posto ai Mondiali inglesi del 1966, trascinati da Eusebio, e una medaglia di bronzo alla Confederations Cup nel 2017. Dal 1996 a oggi non hanno mai mancato un appuntamento con un Europeo o un Mondiale. A Euro2024 si troveranno di fronte Turchia, Georgia e Repubblica Ceca nel gruppo F. Il debutto è fissato per martedì 18 giugno alle 21 contro i cechi.

REPUBBLICA CECA

Nonostante l’ultima partecipazione a un Mondiale risalga al 2006, la Repubblica Ceca non ha mai mancato la qualificazione a un Europeo nella propria storia. Nata nel 1993 a seguito della dissoluzione della Cecoslovacchia, la squadra arriva alla prossima rassegna continentale dopo il secondo posto centrato nel girone E della fase preliminare alle spalle della sorprendente Albania. A raggiungere l’obiettivo è stato il ct Jaroslav Silhavy, il quale ha poi rassegnato le dimissioni. A guidare il gruppo è ora Ivan Hasek, assunto a gennaio di quest’anno. Oltre ad aver vinto due campionati nazionali con lo Sparta Praga, vanta anche un’esperienza sulla panchina del Libano. Nel corso della sua giovane storia, la compagine ceca ha conquistato un secondo posto a Euro 1996 e la terza piazza alla Confederations Cup dell’anno successivo. Al prossimo torneo continentale, Patrick Schick e compagni sono stati inseriti nel gruppo F con Portogallo, Turchia e Georgia. L’esordio è previsto per martedì 18 giugno alle 21 contro la formazione capitanata da Cristiano Ronaldo.