BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Anziché pensare a esportare vaccini nel mondo, forse l’Ue farebbe meglio a concentrarsi sui cittadini europei. Bruxelles avrebbe finora dato ok all’export di oltre 34 milioni di dosi vaccinali verso almeno 31 paesi terzi, dal Regno Unito al Canada, passando per Messico, Giappone, Arabia Saudita, Hong Kong, Usa, Cile e Malesia”. Così in una nota congiunta Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, componente del gruppo di contatto sui vaccini Pe-Commissione, primo firmatario dell’interrogazione co-firmata dagli europarlamentari Lega Marco Zanni (presidente gruppo ID), Marco Campomenosi (capo delegazione), Matteo Adinolfi, Simona Baldassarre, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Massimo Casanova, Angelo Ciocca, Rosanna Conte, Gianantonio Da Re, Marco Dreosto, Valentino Grant, Danilo Oscar Lancini, Elena Lizzi, Alessandro Panza, Antonio Maria Rinaldi, Annalisa Tardino, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, Stefania Zambelli.
“Stando alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo, questa sarebbe una precisa strategia politica promossa dalle istituzioni Ue e finalizzata a rafforzare la diffusione extraeuropea delle dosi prodotte tra i confini dell’Unione – aggiungono -. Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per avere chiarezza su questa vicenda, per sapere se Bruxelles riconosca che il trasferimento di poteri con cui gli Stati membri delegavano alla Commissione il coordinamento nella strategia di acquisto dei vaccini era finalizzato a garantire il sufficiente approvvigionamento per gli Stati membri stessi, non per eventuali esportazioni extra Ue. Vogliamo inoltre sapere come giustifica l’Ue il sostegno all’export di vaccini alla luce delle serie difficoltà che gli Stati europei stanno affrontando per il reperimento delle dosi per i propri cittadini”.
(ITALPRESS).