NAPOLI (ITALPRESS) – “Per la pace ci si siede ai tavoli negoziali. La pace significa che non si aspetta che da Washington ci vengano qui a imporre la pace”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte a margine del congresso del Psi in corso a Napoli in merito al manifesto di Ventotene e a come raggiungere la pace. “La pace, – ha proseguito Conte – la svolta, la dovevamo imporre noi. Io non devo insegnare nulla a nessuno. Però, voglio dire, se tu vuoi fare la guerra, e non vuoi fare la pace, non ti siedi neppure a un tavolo negoziale. Invece l’Italia, l’Europa deve essere protagonista di questa svolta negoziale. E oggi il risultato è paradossale: si sta avviando un tavolo negoziale. L’Europa, l’Italia, non si siede. Avremmo, sedendoci, potuto tutelare meglio e più efficacemente le giuste ragioni dell’Ucraina. Invece siamo fuori. Qual è il risultato, quindi? Che noi siamo tagliati fuori da tutto. Come reagiamo, in modo isterico in Europa? Cioè, nel momento in cui si avvia un tavolo negoziale, noi investiamo in 800 miliardi perché sentiamo una minaccia e la sentiamo sempre più incombente e impellente, allora creiamo una spirale di minacce e contro minacce? Io credo che sia una follia”.
“Il M5s dice no a questo piano folle di riarmo per 800 miliardi. Vogliamo – ha proseguito Conte – investimenti, invece, in sanità. Vogliamo investimenti in scuola, istruzione, per la nostra industria, la nostra manifattura, piccoli e medi imprenditori, artigiani che stanno chiudendo. Ieri ero a Mirafiori a parlare coi lavoratori di Stellantis che lavorano solo due giorni al mese, prendono indennità e ammortizzatori sociali che ovviamente non consentono di arrivare a fine mese. Le crisi industriali stanno crescendo in tutto il Paese. Oggi in Campania incontro altri lavoratori di aziende in crisi. È questa l’emergenza per il Paese. Non costruire missili, non costruire carrarmati nell’illusoria ricerca di un soddisfare un bisogno di sicurezza che invece non ci darà più sicurezza”.
– foto IPA Agency –
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