“Se gli occupanti pensano che Lyman o Severodonetsk saranno loro, si sbagliano: il Donbass sarà ucraino. Perché questi siamo noi, questa è la nostra essenza”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio. “Anche se la Russia porta ovunque distruzione e sofferenza – ha continuato -, ricostruiremo comunque ogni città e ogni comunità. E lì non ci sono e non ci saranno alternative alle nostre bandiere ucraine”. La guerra in Ucraina è ormai al novantaquattresimo giorno. Per Zelensky la situazione nel Donbass è “difficile”. “Gli occupanti – ha affermato – stanno cercando di raggiungere in almeno cento giorni di guerra gli obiettivi che speravano di raggiungere nei primi giorni dopo il 24 febbraio. Pertanto, hanno concentrato la massima artiglieria, il massimo delle riserve nel Donbass. Ci sono attacchi missilistici e aerei, tutto”. Sul campo, quindi, l’offensiva prosegue nel Donbass, con combattimenti che contano ancora morti mentre continua la stretta su Severodonetsk. Per la città del Lugansk, però, giungono notizie contraddittorie. La città strategica di Lyman già ieri era considerata in mano ai russi. Secondo l’intelligence britannica, “dal 27 maggio le forze russe hanno probabilmente catturato la maggior parte della città di Lyman, nel nord dell’oblast di Donetsk, in quella che è probabilmente un’operazione preliminare per la fase successiva dell’offensiva russa del Donbass”. Lyman, infatti, è “strategicamente importante” perché è sede di un fondamentale “nodo ferroviario e dà anche accesso a importanti ponti ferroviari e stradali sul fiume Siverskyy Donets. Nei prossimi giorni è probabile – prosegue l’intelligence britannica nell’ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito – che le unità russe nell’area diano la priorità all’attraversamento forzato del fiume”. Intanto, mentre sul piano diplomatico le trattative per giungere a una pace sono in stallo, con reciproche accuse tra le parti, il bilancio delle vittime tra i bambini continua ad aggravarsi. Secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto a oggi 242 bambini sono stati uccisi e 440 sono rimasti feriti. (ITALPRESS).
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