Il maquillage è stato completato e la Reggia di Caserta appare in tutto il suo splendore antico. E’ giorno di vigilia ma la Fontana dei Delfini è pronta ad ospitare la sfida epica tra Oxford e Cambridge, ideata da Davide Tizzano e organizzata da Roberta Reisino, presidente della associazione Reali Canottieri Reggia di Caserta. Il duello non si svolge sulla lunga distanza come avviene sul Tamigi ma in uno sprint punta a punta, in un percorso che non consente distrazioni: 350 metri da percorrere in un fiato. Spettacolo assicurato per il pubblico che vedrà la gara a pochi metri di distanza dagli atleti: nella Reggia Challenge Cup 2018, insomma, il canottaggio ritrova il contatto con il pubblico e diventa spettacolo, non solo fatto tecnico. E’ pronto il villaggio Kinder+Sport, che oggi ha ospitato e deliziato centinaia di studenti. Si attende cioè solo l’inizio delle gare e che la partenza venga data dal direttore Mauro Felicori. “La Reggia di Caserta, da diverso tempo, con particolare impegno è un luogo di eventi, concerti, spettacoli. Certamente è uno dei monumenti più importanti del mondo e il sito vanvitelliano deve ospitare eventi mondiali. Teniamo molto alla sfida Oxford-Cambridge, ideata da Davide Tizzano e dal presidente dell’associazione Reali Canottieri Reggia di Caserta, Roberta Reisino: si tratta di un evento di risonanza almeno continentale. Sono questi gli eventi giusti per la Reggia di Caserta. Magari ci potessimo permettere ogni mese una manifestazione così importante”. Si sposa bene, infatti, il connubio cultura e sport. “Trovo anche esaltante che un monumento come il nostro continui a vivere di eventi. Qui c’era una grande corte europea, centinaia di nobili e persone che ci lavoravano. Un luogo di feste, di incontri, appuntamenti. Ritengo di non profanare alcunché ma addirittura di fare della filologia, quasi un restauro della vita che c’era. E mi piace che le persone che vengono, escano dalla Reggia felici, perché il Palazzo reale non deve essere una Quaresima per i nostri visitatori”. Una visione dinamica e non statica, di massima espansione e valorizzazione del patrimonio Unesco. “Ambiamo a raggiungere un milione di visitatori. Versailles ne fa più di cinque milioni. Perché Caserta non deve fare lo stesso? Non dobbiamo porci dei limiti. La grande rivoluzione qui a Caserta è ricominciare a sognare. Il lavoro, quando è una sfida, diventa, anche un gioco, una competizione. Vorrei che ci fosse uno spirito agonistico nel modo di vivere la nostra ‘azienda’ e che tutti, dal direttore ai custodi, vivessero la sfida con un bel campionato con le altre regge”, l’augurio di Felicori.
(ITALPRESS).
TUTTO PRONTO A CASERTA PER REGGIA CHALLENGE CUP
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