NAPOLI (ITALPRESS) – Nel 2021 volano le locazioni turistiche e le compravendite di seconde case, che fanno segnare rispettivamente un +27% e un +52% in confronto all’anno precedente. L’immobiliare si conferma un settore strategico per la crescita del turismo in Italia. È quanto emerge dal Report Immobiliare Nazionale Fiaip, un’indagine commissionata all’Università di Bologna e presentata al Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli.
Sotto la lente di ingrandimento, innanzitutto le locazioni brevi ad uso turistico delle principali località italiane, suddivise in sei sezioni: mare, borghi, città d’arte, isole, montagna e laghi. I dati che emergono consentono di registrare, per il sesto anno consecutivo, un aumento significativo. Le famiglie italiane prendono in affitto immobili in media per una settimana, in particolar modo nei mesi estivi, con prezzi medi che variano dai 1000-1500 euro dell’alta stagione ai 500-750 euro della bassa. Le località più ricercate dai turisti sono specialmente quelle marine ma il dato interessante è quello che riguarda le prenotazioni nelle strutture tradizionali (alberghi, agriturismi) che non pagano il boom delle locazioni di immobili: è la conferma dello sviluppo di una forma ricettiva non concorrenziale ma complementare a quella preesistente.
Questo consente di ampliare l’offerta turistica nazionale. La domanda, del resto, continua a crescere di più rispetto all’offerta e le previsioni per il 2022 parlano di un aumento dei prezzi di circa il 3%. Per quanto riguarda le compravendite di seconde case, al già citato +52% rispetto al 2020, va aggiunto il +36% in confronto al 2019, un anno non ancora segnato dalle implicazioni della pandemia. Le proiezioni per il 2022 indicano un ulteriore incremento di circa il 5,5%.
“Abbiamo un 2021 che si è chiuso con 750 mila compravendite, abbiamo raggiunto il numero delle compravendite di 15 anni fa”, afferma il presidente del Centro Studi Fiaip Francesco La Commare, che spiega come “soffrono un po’ di più le locazioni che sono direzionali o diverse dal residenziale” quindi quelle destinate al settore produttivo o commerciale. “Tutt’altra cosa per la locazione breve ad uso turistico. E’ un mercato sano – evidenzia La Commare – che viene scelto non per la sua economicità rispetto a quello che è l’albergo, ma per la sua grande comodità nell’uso”.
Nel Report di Fiaip non manca un Focus sulla Campania la cui crescita dal punto di vista turistico appare evidente. L’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello non nasconde il suo entusiasmo: “Sono risultati soddisfacenti che ci consentono di sperare nel meglio, sta alle istituzioni impegnarsi per dare ulteriore movimento a quello che è il nostro mercato locale. Abbiamo località che ci invidia il resto del mondo: Capri, Amalfi, Sorrento, le aree interne ci sono delle zone bellissime le quali ci consentono di sperare anche che questo mercato crei nuovi posti di lavoro”.
Alla Stazione Marittima le conclusioni sono affidate al presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini il quale invoca l’intervento del legislatore per incentivare e sostenere il comparto delle locazioni brevi. “Bisogna attuare una semplificazione in assoluto per tutti quelli che sono gli oneri e gli adempimenti legati alle locazioni turistiche”, sostiene Baccarini. “Unitamente a questo, serve anche una spinta alla digitalizzazione delle nostre città e quindi far sì che, soprattutto nei borghi che sono molto richiesti, ci siano le infrastrutture digitali affinché l’attrattività aumenti. Poi bisogna cercare di andare a regolamentare in maniera più opportuna quella che è una concorrenza digitale fiscale. Deve essere più lineare. Non è pensabile – conclude Baccarini – che ci siano delle multinazionali che abbiano una fiscalità di vantaggio rispetto a chi fa impresa nel nostro Paese”.
– foto xc9/Italpress –
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