TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESS/MNA) – Centinaia di migranti sub-sahariani hanno già lasciato la Tunisia e molti altri sono stati incoraggiati dai loro governi a tornare nei Paesi d’origine a seguito delle dichiarazioni del presidente tunisino Kais Saied in un discorso ufficiale due settimane fa.
Saied aveva chiesto di porre fine al flusso di migranti, descrivendoli come “orde di immigrati clandestini” dall’Africa sub-sahariana, affermando che la migrazione irregolare mira a cambiare la demografia della Tunisia ed è una minaccia per il paese.
Molti paesi africani, tra cui la Costa d’Avorio, la Guinea, il Mali e il Gabon, stanno organizzando voli di rimpatrio per aiutare i propri cittadini a lasciare la Tunisia poichè sono stati oggetto di un aumento degli attacchi razzisti. Decine di migranti stanno aspettando fuori dall’aeroporto internazionale di Tunisi con i loro oggetti personali per i voli di rimpatrio organizzati dai rispettivi governi. Molti altri hanno fatto la fila alle ambasciate delle loro nazioni, sperando di tornare nel loro paese.
E’ stato riferito che in varie città tunisine la polizia ha arrestato centinaia di migranti africani, tra cui donne e bambini, altri sono stati picchiati, accoltellati, aggrediti verbalmente e sfrattati dai proprietari di casa. Alcuni stanno alloggiando in tende improvvisate fuori dalla sede dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Nel frattempo, la Banca mondiale ha annullato i futuri lavori di collaborazione con il governo tunisino e l’Unione africana ha rinviato una conferenza che era prevista in Tunisia questo mese.
Ci sono solo circa 21.000 migranti sub-sahariani in Tunisia su una popolazione di 12 milioni di persone, circa lo 0,17%.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).