Tunisia, arrestati potenziali candidati alla presidenza

Roma - Senato Vertice Italia Africa dal titolo ItaliAfrica A bridge common growth nella foto Kaïs Saïed Presidente Tunisia (Roma - 2024-01-29, Stefano Carofei) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

TUNISI (TUNISIA) (MNA/ITALPRESS) – Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali in Tunisia, le autorità stanno intensificando la repressione nei confronti dei potenziali candidati e dei critici del presidente tunisino Kais Saied. Le elezioni presidenziali si terranno il 6 ottobre e saranno le prime elezioni presidenziali dopo l’auto-colpo di stato del presidente Kais Saied nel 2021. Amnesty International ha affermato che l’anno precedente erano stati arrestati più di 20 critici politici del governo di Saied , detenuti o condannati per accuse legate alla loro attività politica. Lo scorso venerdì, Lotfi Mraihi, segretario generale dell’Unione popolare repubblicana della Tunisia e candidato alle prossime elezioni presidenziali del paese, è stato arrestato ed è in prigione per gravi accuse. Mraihi è stato accusato di riciclaggio di denaro e di trasferimento illegale di denaro all’estero. Il suo arresto è avvenuto dopo che aveva annunciato la sua intenzione di candidarsi alle elezioni di inizio ottobre. Quando Mraihi si candidò alle elezioni del 2019, ha ricevuto circa il 6,5% dei voti. Le autorità tunisine hanno emesso un mandato di arresto nei confronti del giornalista e politico Safi Said, accusato di falso e frode. Mentre i potenziali candidati sono stati messi in prigione o vivono in esilio, le autorità tunisine stanno reprimendo le voci critiche in generale. A maggio, Sonia Dahmani, un avvocato noto per aver criticato il presidente Kais Saied, è stata arrestata in uno studio televisivo mentre le telecamere stavano registrando. All’inizio di luglio è stata condannata a un anno di prigione con l’accusa di aver diffuso notizie false. Rached Ghannouchi, un feroce critico di Saied e leader del partito di opposizione islamico relativamente moderato Ennahda, è dietro le sbarre dallo scorso anno. È stato condannato per istigazione alla polizia e cospirazione contro la sicurezza dello Stato. Il presidente Kais Saied ha sospeso il parlamento nel 2021 e successivamente lo ha sciolto completamente. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la disoccupazione in Tunisia è pari al 15% e circa quattro dei dodici milioni di cittadini tunisini vivono al di sotto della soglia di povertà.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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