“In 10 anni l’Asl Napoli 3 ha registrato 80mila patologie tumorali e un tasso di 35mila decessi. Oggi presentiamo il Portale open data per le patologie tumorali, il primo portale del Mezzogiorno che consente un accesso diretto e immediato del cittadino ai dati, con geolocalizzazioni che consentono all’azienda sanitaria di attivare una programmazione. Bisogna evitare distorsioni di messaggi che passano non si basi scientifici”. È quanto afferma il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Gennaro Sosto, a margine della presentazione a palazzo Santa Lucia, con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del portale open data del Registro Tumori della Asl Napoli 3 Sud che ha l’obiettivo di rendere disponibili alla comunità, in modo mirato, trasparente ed interattivo, sia i dati riferiti al monitoraggio della patologia oncologica sul territorio, sia le molteplici attività di studio, ricerca e supporto svolte sulla base dei dati rilevati ed analizzati.
“Oggi abbiamo illustrato un lavoro eccellente – spiega il governatore Vincenzo De Luca – fatto dall’Asl Napoli 3. Tra i primati della Campania possiamo annoverare il fatto che il 100% della popolazione sia compreso nel registro dei tumori. Significa che tutti i cittadini che hanno una patologia oncologica vengono presi in carico dall’Asl che segue l’evoluzione della malattia e offre nell’ambito della rete oncologica le migliori terapie e assistenza possibile. Abbiamo l’unico registro tumori infantili del Sud Italia, uno dei tre in Italia. Siamo la regione che ha investito di più nella ricerca oncologica: 120 milioni di euro, più di quanto abbia il CNR come dotazione finanziaria nel complesso. È un tema decisivo per migliorare la qualità della vita e garantire la salute per i nostri concittadini. Credo che possiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto”.
“L’inquinamento atmosferico? – conclude De Luca – è evidente che c’è una connessione diretta tra inquinamento atmosferico, congestione urbana, la scarsa qualità del trasporto pubblico e l’emergenza tumorale. È un dato che vale per tutta l’Italia. Questo ci impone di migliorare gli standard di qualità ambientale. Faremo una settimana sull’ambiente nei prossimi mesi”.
Per Mario Fusco, responsabile del registro tumori dell’Asl Napoli 3, il portale presentato “è il terzo nazionale dopo Umbria e Veneto ed il primo al Sud. Il registro è nato nel 1996 ed è il secondo al Sud dopo Ragusa. I dati del registro tumori non hanno evidenziato al momento una particolare correlazione tra le discariche dell’area vesuviana e i tumori, la causa più forte nell’area è l’inquinamento atmosferico. Non ci sono eccessi particolari. Spicca l’epatocarcinoma per alcuni comuni a Nord di Napoli ma questo è legato alla diffusione dell’epatite C. C’è poi un eccesso di tumore polmonare nell’area di Portici, dove l’inquinamento ambientale da smog è maggiore. Sul tumore polmonare emerge anche che tra i maschi scende del 2% l’anno, mentre nelle donne sale dello 0,5%, anche se parliamo ancora di cifre diverse, 100 ogni 100mila abitanti maschi e 32 per ogni 100mila femmine. Mediamente si registrano 6.500 nuovi casi di tumore l’anno su una popolazione di un milione e 70mila abitanti. Un dato in linea con la Campania che ha il dato più alto del Sud Italia.
I tassi in Italia sono alti al nord poi scendono al centro e al sud. La Campania ha quello più alto per l’incidenza della città metropolitana di Napoli che ha 3,3 milioni di abitanti ed è fortemente urbanizzata quindi più a rischio. Dai dati emerge che aumenta il numero totale di ammalati di tumore, ma questo è anche il segnale che aumenta la possibilità di sopravvivenza di chi è in cura con le nuove terapie. Tutto questo ora è online perché non siamo più noi i detentori dei dati che appartengono alla collettività. Tra le patologie più comuni di tumori: prostata, colon retto, polmone vescica e fegato per gli uomini, mammella, colon retto e polmone per le donne. Il rischio aumenta con l’età: a 84 anni è uno su due”.