Tsunami covid economia, in Toscana il punto sui fondi Ue

FIRENZE (ITALPRESS) – Un quadro per comprendere “in tempo reale” cifre, prerogative e passaggi che attendono l’Europa e la Toscana sul versante fondamentale dell’economia e della crisi post covid. E’ quello che questa mattina ha impegnato la commissione regionale Ue della Toscana, presieduta da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), con l’audizione di Enrico Mayrhofer, responsabile dell’Ufficio di collegamento della Regione con le istituzioni comunitarie a Bruxelles; Andrea Mogni, con oltre trent’anni di esperienza nella Commissione Europea; e il direttore di Irpet, Stefano Casini Benvenuti. “Si sta abbattendo uno Tsunami sulla nostra regione e agli effetti del covid19 si sommeranno gli impatti della Brexit, spesso dimenticata, ma anche la Toscana dovrà capire meglio come poter commerciare con britannici” ha commentato il presidente Fattori. Facendo riferimento al programma “Next generation Eu”, Fattori ha parlato di uno “scenario rivoluzionario”, perchè “per la prima volta abbiamo dinanzi strumenti europei di politica fiscale: si prevedono infatti trasferimenti di risorse tra paesi e obbligazioni a lunga scadenza che in parte saranno acquistati dalla Banca Europea”. Il quadro finanziario complesso è nelle cifre che si prospettano – il Consiglio europeo è in corso proprio oggi – in coincidenza con la fine del settennato (2014-2020) della programmazione europea, come chiarito da Enrico Mayrhofer. La Commissione ha proposto un nuovo quadro finanziario pluriennale, pari a 1100 miliardi per i 7 anni (2021-2027), “cifre che sono quasi uguali a quelle del settennato precedente”. La politica di coesione, che nel nostro paese corrisponde a circa 40 miliardi di euro che sono poi i fondi gestiti dalle regioni, rientra nei 1100 miliardi che comprendono tutto (la Pac, l’Herasmus, cooperazione internazionale, etc..). In Toscana la quota per le politiche di coesione si traduce in circa 1miliardo e mezzo, cui si aggiungono i cofinanziamenti nazionali e in minor parte regionali. Ma in aggiunta a questi fondi, e nel quadro comunque di ulteriori misure, ci sarà appunto il Next generation Eu, strumento temporaneo per il rilancio che, secondo la proposta della Commissione, corrisponde a 500 miliardi a fondo perduto (che vuol dire investito per progetti, opere sul territorio) e 250 miliardi per prestiti a lungo termine a favore dei Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia.
Per l’Italia, ha spiegato Mayrhofer, si prospetta così un passaggio da 40 a 170 miliardi di fondi finalizzati agli investimenti e per la Toscana, a caduta, il miliardo e mezzo ‘attualè dovrebbe essere moltiplicato per 4. I criteri di distribuzione di questi fondi saranno lasciati agli stati nazionali.
(ITALPRESS).

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