ROMA (ITALPRESS) – I dazi, il green deal, la politica fiscale, l’immigrazione, l’Ucraina.
In collegamento con il forum di Davos, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito i punti principali della sua agenda politica. Con un messaggio alle aziende di tutto il mondo: “venite a produrre negli Stati Uniti o pagherete i dazi”.
Il green deal, affermato il Tycoon, confermando la sua posizione ormai nota sulle politiche ambientali, “è un imbroglio”.
“Gli Stati Uniti sono flagellati dall’inflazione”, afferma, “per colpa” di Joe Biden, dice: “Dobbiamo risolvere ogni crisi che affligge il Paese, a partire dal caos economico causato dalle politiche fallimentari dell’ultima amministrazione”, “Biden ha perso il controllo di ciò che accadeva nel Paese”.
Una prima risposta, afferma il neo presidente Usa, sarà nella politica fiscale: “le nostre maggioranze alla Camera e al Senato approveranno il più grande taglio fiscale nella storia americana, compresi massicci tagli fiscali per lavoratori e famiglie, produttori e aziende manifatturiere nazionali”.
E ancora: “Gli Stati Uniti saranno il centro mondiale dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute”.
Non c’è solo la politica economica interna però nel discorso di Trump: così annuncia la volontà di incontrare Putin “per mettere fine alla guerra in Ucraina”.
Parla di Cina, nei cui confronti bisogna recuperare “un rapporto commerciale squilibrato”, mentre l’Europa tratta gli Stati Uniti “in modo ingiusto”.
Poi l’immigrazione, con la conferma dell’emergenza Messico, per “fermare l’invasione”. E sulla Nato: “tutti i Paesi devono aumentare la spesa per la difesa al 5 per cento del Pil”. (ITALPRESS).