ROMA (ITALPRESS) – La Formula 1 torna in Giappone a poco più di sei mesi dall’ultima apparizione. Quest’anno, infatti, per la prima volta nella sua storia il Gran Premio del Giappone si svolge nel mese di aprile: fino all’anno scorso la gara era infatti collocata nella parte finale, in settembre o in ottobre, tanto è vero che molte volte su questa pista sono stati assegnati uno o entrambi i titoli iridati. Non hanno fatto eccezione nemmeno le ultime due edizioni: nel 2022 Verstappen si aggiudicò il suo secondo campionato proprio a Suzuka e l’anno scorso fu la Red Bull a laurearsi campione Costruttori. L’appuntamento di Suzuka è uno dei classici della stagione. Lungo 5,807 chilometri, il tracciato di proprietà della Honda è uno dei preferiti dei piloti perchè mette alla prova il loro talento in virtù di un layout completo ed è contraddistinto da una caratteristica forma ad otto, unica nella storia della Formula 1. Come tradizione, per questa pista la Pirelli ha selezionato il tris di mescole più duro fra quelle a disposizione, composto dalla C1 come Hard, dalla C2 come Medium e dalla C3 come Soft. Si tratta fra l’altro della stessa selezione utilizzata in Bahrain per la prima gara della stagione. Solitamente la gara si sviluppa su due soste, considerato appunto lo stress cui vengono sottoposte le gomme e il loro degrado termico: peraltro, le eventuali temperature più basse rispetto al passato potrebbero essere un suo fattore mitigante e creare così le condizioni, soprattutto per vetture e piloti particolarmente gentili nella gestione dei pneumatici, per provare ad arrivare al traguardo fermandosi solamente una volta per l’obbligatorio cambio di mescola. Il rovescio della medaglia sta nella maggior difficoltà che si potrebbe incontrare nel portare alla giusta temperatura d’esercizio le gomme, soprattutto dopo la ripartenza dai box: ciò diminuirebbe anche l’efficacia dell’undercut, di solito molto utile su questo tracciato, anche alla luce del fatto che le mescole preferite per la gara sono tradizionalmente Hard e Medium.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).
Tris di mescole più duro per il Gran Premio del Giappone
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