TOTTI LASCIA LA ROMA “PER LA SOCIETÀ ERO UN PESO”

“Oggi potevo anche morire, era meglio”. Oltre un’ora di conferenza stampa al Salone d’Onore del Coni per comunicare una decisione già annunciata: Francesco Totti lascia la Roma. Lo ha fatto comunicando le sue dimissioni in “una lettera dove scrivo poche parole, alcune frasi per me impensabili, inimmaginabili. E’ arrivato questo fatidico giorno, per me molto brutto, molto pesante, ma viste le condizioni penso sia stato doveroso e giusto prendere questa brusca decisione anche perchè non ho la possibilità operativa di lavorare con l’area tecnica della Roma”. Parla senza peli sulla lingua l’ex capitano giallorosso, quasi costretto a fare questa scelta, “e non per colpa mia ma non sono mai stato coinvolto nel progetto tecnico. Sono stato un peso per la società, un personaggio troppo ingombrante, sia da calciatore che da dirigente. Il pensiero fisso di alcune persone era levare i romani dalla Roma e alla fine sono riuscite a ottenere quello che volevano. Da otto anni a questa parte, da quando sono arrivati, gli americani hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte, hanno voluto questo e ci sono riusciti”. Nel mirino di Totti c’è soprattutto Franco Baldini, braccio destro del presidente James Pallotta. “Con Baldini un rapporto non c’è mai stato e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è perchè penso che alla Roma ci siano degli equivoci, dei problemi interni della società. Uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io. Troppi galli a cantare non servono. Quando canti da Trigoria il suono non si sente perchè l’ultima parola spettava a chi era a Londra. Era inutile dire quello che pensavi, era tempo perso. Non mi hanno mai reso partecipe, mi chiamavano quando erano in difficoltà: in due anni avrò fatto 10 riunioni, mi chiamavano sempre all’ultimo, come se mi volessero accantonare da tutto e dopo un po’ il cerchio si stringe e subentra il rispetto verso la persona”. Totti, che rivela di essersi speso per provare a portare Antonio Conte sulla panchina giallorossa, esclude di tornare con la proprietà attuale e annuncia che “questo mese valuterò tutte le offerte che ci sono sul piatto e quella che mi fa stare meglio la prenderò con tutto il cuore. Ho ricevuto anche un’offerta da una squadra italiana, stamattina”. Ma il suo cuore sarà sempre giallorosso. “Se tornerò allo stadio? In alcune partite sì, magari vado in curva Sud con Daniele De Rossi”.

Non si è fatta attendere la risposta della club giallorosso che si è detto “estremamente amareggiato nell’apprendere che Francesco Totti ha annunciato di lasciare la Società e di non assumere la posizione di Direttore Tecnico dell’AS Roma. Gli avevamo proposto questo ruolo dopo la partenza di Monchi ed eravamo ancora in attesa di una risposta. Riteniamo che il ruolo offerto a Francesco sia uno dei più alti nei nostri quadri dirigenziali: una posizione che ovviamente richiede dedizione e impegno totali, come ci si aspetta da tutti i dirigenti all’interno del Club” si legge nella nota pubblicata in serata. “Eravamo pronti a essere pazienti con Francesco e ad aiutarlo a mettere in pratica questa trasformazione da grande calciatore a grande dirigente. Il ruolo di Direttore Tecnico è la carica in cui credevamo potesse crescere e in cui ci siamo proposti di supportarlo durante la fase di adattamento”. Quindi totale smentita di quanto dichiarato dall’ex capitano giallorosso: “Nonostante comprendiamo quanto sia stato difficile per lui decidere di lasciare l’AS Roma dopo trent’anni, non possiamo che rilevare come la sua percezione dei fatti e delle scelte adottate dal Club sia fantasiosa e lontana dalla realtà. Riguardo ai ripetuti riferimenti al suo possibile ritorno con l’insediamento di una nuova proprietà, in aggiunta alle informazioni raccolte da lui stesso in tutto il mondo circa soggetti interessati al Club, ci auguriamo che questa non sia un’anticipazione inopportuna di un tentativo di acquisizione: scenario che potrebbe essere molto delicato in considerazione del fatto che l’AS Roma è una società quotata in borsa”. Quindi la nota si conclude in maniera perentoria: “La proprietà non ha alcuna intenzione di mettere la Roma in vendita adesso o in futuro. Auguriamo a Francesco buona fortuna per quello che deciderà di fare”.

 

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