Per l’ex Ilva “c’era un piano di ambientalizzazione, c’era un accordo, un contratto, prevedeva uno scudo legale. Quello scudo è stato abolito col voto del M5s ma anche del Pd, di Italia Viva, di tutti coloro che adesso piangono lacrime di coccodrillo”. Lo ha detto il presidente della Liguria e leader di Cambiamo, Giovanni Toti, a margine del Consiglio regionale ligure monotematico sulla vertenza legata all’uscita di scena di ArcelorMittal, che gestisce anche l’acciaieria di Cornigliano a Genova. Durante la seduta, alla quale hanno partecipato anche i delegati sindacali di Fiom, Fim e Uilm, è stato approvato un documento unitario, che domani lo stesso Toti porterà al ministro Patuanelli.
“Credo che Governo e Parlamento debbano solo rimediare a questo errore che è il prerequisito per tornare al tavolo, avere ragione e non consentire a Mittal di accampare scuse per rinegoziare a suo favore. Credo che si sia sbagliato per insipienza, per incapacità, per velleità e, peggio, anche per interesse elettorale di qualcuno”, ha attaccato Toti.
Ai lavoratori, ha concluso Toti, “diremo che Genova è l’esempio che ambiente e produzione possono essere conciliate, che l’acciaio è una produzione strategica, che non ci rassegneremo in quanto Regione Liguria, Giovanni Toti e centrodestra, a vedere un Paese industriale declinare per scelte folli, ideologiche e sbagliate di un Movimento 5 Stelle al governo e di chi come Pd, Italia Viva e i loro alleati oggi hanno deciso supinamente di subire e seguire queste scelte”.
(ITALPRESS).
TOTI “SU EX ILVA LACRIME DI COCCODRILLO DI M5S E ALLEATI”
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