Dieci anni di attività al fianco dei cittadini, per aiutarli a orientarsi nei percorsi di cura e affrontare assieme le difficoltà e il disagio legati alla malattia. È il decimo compleanno del Centro di Ascolto Regionale, che ha sede all’assessorato al Diritto alla salute, in via Taddeo Alderotti, a Firenze. Nato per affiancare e orientare il malato oncologico attraverso l’ascolto telefonico, si è poi sviluppato nel corso degli anni, fino a diventare oggi riferimento, non solo per l’oncologia, ma anche per le malattie rare e numerose progettualità di promozione della salute sul territorio, come il contrasto al gioco d’azzardo. Lavora per sostenere i cittadini a fare chiarezza sui percorsi di cura, facilitare l’accesso ai servizi, favorire un avvicinamento alla rete dei servizi regionali e migliorare i processi di comunicazione fra cittadini, istituzioni e operatori socio-sanitari permettendo una migliore accessibilità alle informazioni e ai percorsi socio-sanitari.
“Il Centro di Ascolto Regionale – dice l’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi – è un servizio prezioso che la sanità toscana mette a disposizione di tutti i cittadini, che da ogni angolo della regione possono chiamare, negli orari indicati, per avere ascolto e risposta nei settori più diversi, dalle malattie rare all’oncologia, al gioco d’azzardo patologico, alle informazioni sul funzionamento dei servizi. Un modo per essere più vicini ai cittadini, ascoltare le loro esigenze, risolvere i problemi che incontrano nei loro percorsi sanitari”.
“Un grazie sentito a tutti gli operatori che con passione, competenza, professionalità fanno funzionare il Centro di Ascolto e lo rendono un servizio prezioso e insostituibile per la nostra sanità”, aggiunge Saccardi.
Oggi il Centro di Ascolto regionale, con il suo personale specializzato, è parte integrante di un grande network regionale, che fa dell’ascolto dei cittadini il perno per il miglioramento e l’innovazione dei servizi sociosanitari.
È rivolto ai pazienti e ai loro familiari, ma anche ai professionisti e alle associazioni. E con l’attività costante di ricerca consente di monitorare e comprendere le criticità e le risposte che il sistema è in grado di offrire. Al centro di tutto l’ascolto rivolto agli utenti, che, grazie all’intervento dei professionisti di cui è composto, permette di intercettare quelle risorse essenziali per un complessivo miglioramento della qualità della vita.