Realizzare un presepe nella vetrina del proprio negozio ma anche esporre la fotografia di un’opera d’arte rappresentante la Natività tra quelle messe a disposizione a titolo gratuito dal museo degli Uffizi, oppure esibire un presepe intagliato nel legno da un artigiano fiorentino. È quanto si propone di fare l’iniziativa “Metti un presepe in vetrina”, promossa dai laici del Vicariato di San Giovanni e presentata questa mattina, martedì 19 novembre, nella sala Barile di palazzo del Pegaso. Giunta alla seconda edizione, l’iniziativa, attraverso il coinvolgimento dei negozianti del centro storico di Firenze, mira a valorizzare e riscoprire il presepe come simbolo di identità religiosa, ma anche culturale, artistica e di comunità della nostra tradizione.
“Il Natale, almeno per quel che mi riguarda, ha un senso religioso profondo, ma allo stesso tempo è un momento di riscoperta dei valori di pace e convivenza per tutto il corpo sociale di una comunità”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Eugenio Giani. “Non fermarsi alla corsa sfrenata per i regali, ma riscoprire questi valori e tradurli in fatti concreti ci aiuta a superare problemi culturali, relazionali e di giustizia sociale. Per questo sono contento che si presenti qui, in Consiglio regionale, questa iniziativa, che si prefigge proprio gli obiettivi che richiamavo”.
Anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Stella, ha sottolineato l’importanza della valorizzazione delle tradizioni, come quella rappresentata dal presepe. “In un momento in cui le persone si fanno prendere dalla frenesia degli acquisti, – ha detto – il Natale, attraverso la tradizione del presepe, può diventare occasione di riflessione su ciò che ci accade intorno e può farci riscoprire proficue relazioni non solo tra commercianti e clienti, ma fra le persone in senso generale”.
Tra gli interventi anche quello dell’assessore alle attività produttive di Firenze, Federico Gianassi. “Il mondo del commercio è molto articolato e vive una competizione serrata con il fenomeno delle vendite online – ha commentato. – Ma attraverso sfide come questa, che recuperano pienamente il senso di comunità, possiamo contrastare il fenomeno dell’impoverimento commerciale, e di riflesso sociale, del territorio.
“Offriamo opportunità ai commercianti di riscoprire il tesoro di una bellissima tradizione, fare i presepi nelle vetrine, che si rifà alla’esperienza del francescanesimo a Firenze e a quella delle opere d’arte create dalla fede del popolo. È un modo per valorizzare al meglio i loro prodotti e consentire ai cittadini di fermarsi ad ammirarli e capire il vero senso del Natale”, ha spiegato Carla Delle Piane, una delle organizzatrici. Il contatto con i negozianti, avviato in prima battuta dagli scout, “è anche servito – ha aggiunto – come momento di ascolto dei problemi che essi vivono e mi auguro che il Comune lo coltivi anche fuori da questa iniziativa”.
“L’iniziativa che proponiamo ai negozianti, è un’opportunità che ci offre la chiesa per stare più vicini alle persone e di trasformare i negozi in altrettanti momenti di vicinanza per gli abitanti del quartiere”, ha aggiunto Chiara Lucifero, anche lei coinvolta nell’organizzazione dell’iniziativa.
Come ricordato dagli organizzatori, ‘Metti un presepe in vetrina’ si svolgerà dall’8 dicembre al 6 gennaio compreso. Nel 2018 avevano aderito circa duecento negozi e quest’anno il numero dovrebbe essere superiore. Il 23 gennaio prossimo, infine, in Consiglio regionale sarà allestita una mostra fotografica che documenterà i presepi che saranno stati esposti nelle vetrine delle attività commerciali aderenti.
(ITALPRESS).
TOSCANA, DALL’8 DICEMBRE “METTI UN PRESEPE IN VETRINA”
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