La polizia di Stato di Agrigento ha eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre cittadini extracomunitari per gravissimi reati, quali associazione a delinquere, tratta, violenza sessuale, omicidio ed altro. Per la prima volta, in tema d’immigrazione, viene contestato il reato di tortura, di recente introduzione.
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo ed è stato notificato ad un guineano e due egiziani che, al momento del fermo, si trovavano nell’hot-spot di Messina.
Gli indagati avrebbero trattenuto in un campo di prigionia libico decine di profughi, pronti a partire per l’Italia, rilasciandoli solo dopo il pagamento di un riscatto da parte delle loro famiglie. I migranti hanno raccontato di essere stati torturati, picchiati e di avere visto morire compagni di prigionia.