Il legno è uno tra i materiali più apprezzati e diffusi per la realizzazione di un’ampia gamma di prodotti che utilizziamo ogni giorno nella nostra vita. Per la produzione dei vari articoli il legno va ovviamente lavorato. Nell’elenco delle lavorazioni fondamentali che si possono svolgere su questo materiale rientra la tornitura. In questo articolo scopriremo di cosa si tratta e a cosa serve.
Definizione di tornitura
La tornitura è un processo di lavorazione industriale del legno ottenuta per asportazione di truciolo. Questa particolare lavorazione prende il nome dal macchinario che si utilizza per realizzarla, ossia il tornio.
Come è composto un tornio da legno
Il tornio da legno è composto da una basatura, solitamente di metallo, sulla quale sono collocati diversi accessori, in parte fissi in parte mobili. La gamma di questi accessori include:
- la testata con il rispettivo dispositivo di trascinamento;
- la contropunta che scorre sul basamento e viene bloccata in modo tale da reggere il pezzo di legno da tornire;
- il portautensili;
- i mandrini;
- le lunette che reggono il pezzo in lavorazione;
- i supporti;
- i ferri.
Quando si realizza la tornitura del legno
La tornitura è un tipologia di lavorazione necessaria per modellare con precisione volumi e superfici con lo scopo di realizzare oggetti contraddistinti da forme più complesse. È ad esempio il caso dei piedi dei tavoli, delle maniglie o dei pomelli delle porte.
La tornitura viene utilizzata anche per la lavorazione di altri materiali, come il metallo.
Solitamente il pezzo più facile da tornire è quello ricavato da un pezzo di legno cilindrico o da un tondino.
Tipologie di torniture
La tornitura può essere realizzata in diversi modi, a seconda non solo del materiale che occorre lavorare ma anche del risultato che si desidera ottenere. Quando si parla delle tipologie di torniture è possibile distinguere tra:
- la tornitura piana, finalizzata alla lavorazione di superfici piane;
- la tornitura conica, mediante la quale è possibile ottenere una superficie conica;
- la tornitura cilindrica, ossia il tipo di lavorazione con cui si può ottenere una forma cilindrica;
- la tornitura elicoidale che permette di ottenere superfici elicoidali.
Esistono inoltre altre tipologie di torniture definite come:
- profilatura, che consente di lavorare superfici complesse;
- tornitura esterna;
- tornitura interna.
Occorre infine ricordare anche la sgrossatura e la finitura. La sgrossatura è un tipo
di lavorazione più superficiale che viene eseguita per rimuovere grandi quantità di truciolo. La rifinitura serve invece a realizzare particolari più dettagliati.
Come scegliere il legno adatto alla tornitura
Per poter eseguire un lavoro di tornitura ad arte è necessario avere a propria disposizione del materiale ligneo idoneo. Non è ad esempio possibile svolgere questo tipo di lavorazione sul legno di un tronco abbattuto di recente, ma occorre usare un legno stagionato.
La stagionatura deve essere preferibilmente effettuata all’aria aperta. Ogni massello del legno da utilizzare deve essere inoltre separato dall’altro ricorrendo all’ausilio di un listello che favorisca la circolazione dell’aria su tutta la superficie del materiale.
Quando si è costretti ad accelerare l’essiccazione, la prassi più diffusa è quella di collocare il legno in un ambiente chiuso in cui far circolare aria calda in maniera intermittente.
Quali sono le essenze ideali per la tornitura
È importante sapere che non tutti i tipi di legno sono uguali. Ognuno presenta caratteristiche e proprietà distinte, che lo rendono più o meno idoneo a specifiche lavorazioni. Le essenze più adatte alla tornitura sono quelle contraddistinte da una grana fine e compatta.
Il legno ideale per la tornitura è il noce, in virtù della sua grana fine e delle sue eleganti venature. Ma anche altre essenze possono essere usate in questo genere di lavorazione.
Tra queste si possono annoverare:
- il ciliegio;
- il frassino;
- l’acacia;
- il faggio;
- l’olivo;
- il pero.