BOLOGNA (ITALPRESS) – Torna sui muri della città #VocidalverboLEGGERE, la campagna di promozione della lettura avviata a febbraio 2020, promossa dal Patto per la Lettura di Bologna e realizzata in collaborazione con CHEAP.
Leggere è decolonizzare la mente e il corpo, dice Serena (Hushpuppy), mentre Margherita lo considera un atto rivoluzionario; ad Agata crea dipendenza come il cioccolato, mentre per Paola rappresenta il più profondo dei guilty pleasure. E ancora: leggere è più antidepressivo del Prozac, una legittima difesa, immaginare, rallentare, scavare. Tutto.
La campagna è partita alla vigilia della pandemia, con un riscontro immediato e tante voci raccolte. Durante il lockdown i contributi delle persone che hanno partecipato hanno raccontato bene il ruolo composito della lettura in quel particolare momento: ‘evasionè, ‘libertà’ ‘respirarè, oltre ovviamente a ‘quarantenà e ‘lockdown’ sono stati i termini più ricorrenti.
Per questa seconda tappa, CHEAP ha selezionato 25 voci tra le oltre 500 raccolte attraverso l’area dedicata su pattoletturabo.it. Tanti contributi che raccontano lo stupore e la meraviglia, la rivoluzione e la tregua, la sete e l’infinito del leggere. Come per la prima uscita, il progetto di public art è stato costruito intorno ad alcune parole chiave presenti nei testi: le frasi sono state prosciugate, in una ‘riduzione a unò che ha reso i concetti espressi incisivi e icastici: 25 parole proposte attraverso la resa grafica e testuale curata da Cisco Sardano. I manifesti, affissi in via Indipendenza, raccontano il protagonismo di lettrici e lettori che vogliono condividere pubblicamente esperienze e parole e contaminare con la loro spinta gentile i non lettori.
(ITALPRESS).
Tornano a Bologna le #Vocidalverboleggere
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