TORINO (ITALPRESS) – “Le minacce rivolte da antagonisti al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, durante le manifestazioni del 25 Aprile, sono un fatto gravissimo che non può essere ignorato né minimizzato. Esprimo piena solidarietà al primo cittadino e condanno con fermezza questi atti ignobili, portati avanti da vigliacchi”. Così Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte, commenta la notizia dei cori minatori urlati da gruppi antagonisti contro il sindaco.
“Frasi come ‘Lo Russo attento, fischia ancora il vento’ non sono semplici slogan, ma vere e proprie intimidazioni verso chi rappresenta le istituzioni democratiche. Chi minaccia, offende e aggredisce, non è un manifestante: è un violento e un vigliacco. E come tale va trattato” ha dichiarato il vicepresidente.
Chiorino ha poi ribadito preoccupazione e sdegno per un clima sempre più ostile verso le forze dell’ordine: “Gli uomini e le donne in divisa sono stati oggetto – ancora una volta – di una violenza annunciata e premeditata. Condanno con fermezza chi muove anche solo un dito contro servitori dello Stato che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza e legalità. Alle forze dell’ordine dobbiamo solo rispetto e riconoscenza”.
“Il tentativo di issare la bandiera di Hamas a Porta San Paolo, gli insulti allo Stato di Israele, le minacce al sindaco di Torino e le aggressioni alla forze dell’ordine sono tutti gesti molto gravi e che trovano la mia ferma e totale condanna. Ogni forma di antisemitismo e violenza va condannata con fermezza, senza ambiguità. Solidarietà alla Comunità Ebraica, al sindaco Stefano Lo Russo e alle donne e agli uomini in divisa”. Così su Facebook, il presidente del Senato Ignazio La Russa.
“Desidero esprimere la mia piena vicinanza e solidarietà al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, alle forze dell’ordine, alle forze politiche che hanno denunciato impedimenti alla partecipazione alla fiaccolata di ieri sera e a chi è stato duramente attaccato da frange antagoniste. Ogni forma di violenza e di intimidazione, soprattutto in momenti che dovrebbero unire nel ricordo e nella riflessione comune, rappresenta un grave segnale di intolleranza da respingere con fermezza”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
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