L’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” aderisce al programma di incentivi al mecenatismo culturale Art Bonus per le attività di recupero e restauro della Villa delle “Terme degli stucchi dipinti”, sito archeologico rinvenuto in un’area limitrofa al Campus, nel Municipio VII di Roma Capitale.
Dal 2014, in questo sito, l’Università conduce attività di scavo didattico e di ricerca attraverso l’azione costante di docenti e ricercatori del Dipartimento di Storia, patrimonio Culturale, Formazione e Società.
“Le attività di indagine, condotte unitamente con la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, sono state finora finanziate attraverso una pluralità di fondi derivanti da diversi progetti di ricerca del Dipartimento e dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, ma è necessario reperire nuovi finanziamenti per la campagna di scavo 2019 – si legge nella nota – Ora, dunque, anche privati cittadini e imprese possono contribuire alla valorizzazione di questo sito archeologico, aderendo alla campagna straordinaria di raccolta fondi attraverso la Legge n. 106/2014 – cosiddetta “Art Bonus” – che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano”.
Ad oggi sono venuti alla luce dipinti, affreschi e mosaici su una superficie di circa 500 mq, appartenenti a terme sicuramente collegate a una lussuosa villa probabilmente di un facoltoso romano vissuto nel I sec. d.C.
“La nuova campagna di scavo – continua la nota – prevede l’indagine della parte meridionale del complesso, la messa in sicurezza degli ambienti e delle pareti rinvenute, il recupero dell’ultima parte del crollo del soffitto e delle pareti dell’ambiente triclinium. Ulteriori e successivi interventi di recupero riguarderanno il restauro dei pavimenti in marmo e a mosaico e delle pareti affrescate rinvenute in situ.
L’Università di ‘Tor Vergata’ ha deciso di aderire al programma Art Bonus non solo per dare modo agli studenti di proseguire la campagna di scavo, ma anche per restituire alla città un sito archeologico di grandissimo valore, generando ricadute positive per il territorio e per la sua comunità”.