ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo senz’altro vissuto un anno complesso, fortemente colpito dalla pandemia che sta caratterizzando il nostro intero sistema e, di riflesso, tutte le attività ad esso correlate. Ma il Settore Giovanile e Scolastico è sempre rimasto presente a ogni livello in tutto il territorio: un segnale importante di continuità e vicinanza a tutti i destinatari delle nostre attività”. Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Federcalcio, fotografa così un 2020 impossibile da prevedere a causa dell’emergenza sanitaria. “Come Settore Giovanile e Scolastico abbiamo da subito sentito la grande responsabilità di sensibilizzare il mondo sportivo giovanile italiano e di allineare i protocolli sanitari alle direttive governative mettendo al primo posto la salute dei calciatori e intervenendo a tutti i livelli per dare riscontro alle richieste e alle criticità delle società sportive – racconta Tisci in un’intervista all’Italpress – Nel rispetto delle indicazioni istituzionali, abbiamo stabilito di procedere con un costante monitoraggio della situazione attraverso i nostri 20 coordinamenti regionali che non si sono mai fermati e hanno affiancato le società di Settore Giovanile in questo difficile periodo”.
“Particolarmente utile – spiega ancora Tisci – è stato il nuovo programma di sviluppo territoriale (“Evolution Programme”) con 53 diverse aree di intervento attive composte da altrettanti staff tecnici dedicati allo sviluppo delle scuole calcio FIGC rientranti nel bacino territoriale coinvolto”. Certo la pandemia ha sconvolto i piani iniziali e messo a dura prova ogni componente della Federcalcio, e in particolare l’attività giovanile. “Il virus Covid-19 ha riguardato tutto il mondo sul piano imprenditoriale e finanziario, non solo il calcio, ed è possibile che le società sportive con meno risorse possano rivedere i propri investimenti in merito ai vivai – osserva Tisci – Per questo motivo ci siamo battuti per salvaguardare il benessere psico-fisico dei nostri ragazzi, per l’apertura dei centri sportivi al fine di svolgere attività individuale a livello regionale e per continuare a lavorare con i nostri migliori talenti a livello nazionale. A questo proposito sono in costante contatto con il presidente federale e con le strutture delle Leghe per sostenere anche dal punto di vista economico una nuova ripartenza delle attività nel 2021 in piena sicurezza”.
Per il presidente del Settore Giovanile e Scolastico l’aiuto della Figc è stato fondamentale per affrontare le sfide imposte dalla pandemia. “Mi preme ricordare lo sforzo e la vicinanza già manifestati dalla Federazione al mondo del calcio giovanile in questo anno che volge al termine – spiega Tisci – Proprio nell’ottica di salvaguardare un movimento che si estende in tutto il Paese, la Figc ha predisposto nel 2020 uno specifico intervento finalizzato ad abbattere il costo del tesseramento dei calciatori/calciatrici che svolgono attività di Settore Giovanile con un contributo pari a 1,3 milioni di euro che ha integrato la restituzione della quota delle assicurazioni obbligatorie per la parte relativa alla sospensione dell’attività dovuta al Coronavirus per un valore complessivo di 1 milione 650 mila euro e un contributo a fondo perduto in favore delle società di puro settore giovanile per un totale di oltre 300.000 euro. Importante ricordare che parliamo complessivamente di un movimento di 9.000 società che svolgono attività di settore giovanile e scolastico con oltre 800mila tesserati e ulteriori 100.000 alunni, che in questo momento deve far fronte a diverse criticità e che, per l’impatto non solo sportivo, ma anche sociale ed educativo, merita di essere salvaguardato”.
Le ultime restrizioni all’attività sportiva decise dal Governo nell’ambito delle misure predisposte per frenare la seconda ondata del Covid-19 hanno creato nuove sfide anche per il SGS, affrontate senza mai perdere la fiducia in un miglioramento della situazione. “Come già fatto in occasione del lockdown di marzo, con la campagna di sostegno e formazione #iorestoacasa, anche in questo periodo stiamo attivando gli strumenti necessari per restare vicino ai ragazzi e alle loro famiglie – racconta Tisci – Abbiamo pianificato diversi piani formativi, tecnici ed educativi per consentire a tutti i tesserati di continuare a svolgere la propria attività ovunque possibile e nelle modalità consentite. Un percorso nel quale crediamo molto e che riteniamo fondamentale per una ulteriore crescita del movimento giovanile. Per questo motivo, attraverso la costituzione della SGS Academy è stato avviato un intenso programma di formazione e qualificazione interna, dedicato a tutti i nostri collaboratori ed alla formazione dei formatori impegnati nei nuovi corsi, tra i quali ricordiamo oltre al Grassroots Livello E per tecnici e al relativo per dirigenti responsabili di scuola calcio, il nuovo percorso avviato per la tutela dei minori”.
“Sempre nell’ottica di un ritorno, anche se graduale, alla normalità, abbiamo inoltre lanciato diverse delle attività che hanno sempre contraddistinto il lavoro del Settore Giovanile e Scolastico in tutte le regioni – prosegue il presidente Tisci – Attraverso format innovativi che hanno saputo adattarsi anche alla didattica a distanza, sono state aperte le iscrizioni alle attività di carattere scolastico nell’ambito del progetto quadro Valori in Rete, sviluppato con il Miur. Un lavoro particolarmente apprezzato dalla stessa Uefa che anche sulla base della esperienza decennale maturata dalla Figc ha lanciato il primo programma europeo quadriennale dedicato al calcio nella scuola. Nel corso di questo complicato anno è stata anche implementata l’area delle iniziative sociali che propongono la nostra disciplina come strumento educativo: dal lancio della settima edizione del progetto Refugee Teams, portato avanti dal 2015 assieme al Ministero dell’Interno e all’Anci, all’avvio di Zona Luce, l’attività sviluppato in collaborazione con la Pontificia Fondazione Vaticana Scholas Occurrentes all’interno delle carceri minorili. Al di là delle difficoltà il Settore Giovanile e Scolastico resta quindi presente a ogni livello in tutto il territorio”.
La speranza, ora, è che le restrizioni possano gradualmente allentarsi per lo sperato ritorno alla normale attività. “Guardando con un pò di ottimismo al futuro – spiega Tisci – ci auguriamo che la situazione possa essere diversa rispetto ai mesi scorsi. Non vorremmo penalizzare ulteriormente i nostri ragazzi e le nostre ragazze, che hanno già dovuto far fronte a un periodo pieno di difficoltà, ma purtroppo l’agenda è dettata dall’emergenza sanitaria. Pertanto su alcune tematiche in particolare, come per esempio ciò che riguarda le competizioni giovanili, sarà opportuno un aggiornamento nel mese di gennaio per pianificare una graduale ripresa delle attività collettive a partire dalle necessità relative alla preparazione degli atleti di interesse nazionale, senza dimenticare i risvolti in termine educativi, sociali e in termine di benessere che tutta l’attiva calcistica a qualsiasi livello può apportare”.
(ITALPRESS).
Tisci “Anno complesso ma SGS sempre presente sul territorio”
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