Timmermans “Nel ‘Green deal’ anche un fondo sociale”

Frans Timmermans

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo affrontando un compito importante. Il nostro obiettivo finale è il 2050. Raggiungere la neutralità climatica. Ma serve un percorso. Significa ridurre prima le emissioni di inquinamento del 55 per cento in nove anni. E per farlo dobbiamo sostanzialmente cambiare tutto. Perché con le norme in vigore adesso, arriveremmo al 40 per cento di riduzione. È chiaro che dobbiamo cambiare approccio. Anche dal punto di vista sociale e del supporto sociale che dobbiamo fornire. Perché bisogna sapere che a quel traguardo devono arrivare tutti. Nessuno può essere lasciato indietro. Serve un nuovo contratto sociale”. Così, intervistato dal quotidiano la Repubblica, Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue e responsabile Ambiente, parlando dellla “rivoluzione” costituita dal cosiddetto pacchetto verde che il governo europeo presenterà mercoledì prossimo. Una rivoluzione che guarderà anche ai soggetti più deboli. “I ricchi una soluzione la trovano sempre. Gli altri no – afferma il vicepresidente della Commissione Ue – Queste misure le stiamo adottando proprio per chi non ha le possibilità dei benestanti. Il ‘Green Deal’ o è anche sociale o non è”. Tra le misure più importanti gli Ets, una sorta di autorizzazione a inquinare. “Il meccanismo Ets funziona abbastanza bene – dice Timmermans – Dobbiamo anche allargare il campo di applicazione e dare meno diritti gratis per avere un mercato che funzioni ancora meglio…. dobbiamo applicarli anche ai trasporti, alla navigazione, al riscaldamento domestico. Abbiamo visto che il settore delle auto con gli strumenti attuali non ha fatto sufficienti passi avanti. Le emissioni dei trasporti sono aumentate. Allora, perché non usare uno strumento efficace?”. Una rivoluzione industriale, dunque, che che dovrà prendere le forme di un rinnovamento industriale: “Sicuramente. Io, ad esempio, voglio che a Taranto si lavori. Che si faccia l’acciaio. Ma verde”. Importante sarà il ruolo del pubblico, mentre sarà previsto un fondo per non penalizzare le famiglie nell’acquisto dei nuovi prodotti. “Ci sarà un nuovo fondo ad hoc, il Fondo Sociale per l’Azione Climatica – spiega Timmermans – Saranno però gli Stati membri a scegliere le modalità”. Riguardo al richio di perdita di posti di lavoro, afferma Timmermans, “sono ottimista. In questa nuova economia, ci sono 2 milioni di posti di lavoro”.
(ITALPRESS).

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