Il fondo americano Elliott vince la sua battaglia con la media company francese Vivendi, nella lotta per il controllo di Tim. Nel corso dell’assemblea dei soci dell’azienda, la lista presentata dagli americani ha infatti preso il 49,84% dei voti, contro il 47,18% della lista presentata dei francesi. Decisivo il sostegno alla cordata americana dato dal Cassa Deposita e Prestiti, societa’ che detiene circa il 5% dell’azionariato. Gli astenuti sono stati il 2,38%, mentre lo 0,60% i contrari.
L’assemblea degli azionisti di Tim ha inoltre determinato in 15 il numero dei componenti del Cda, che rimarranno in carica per tre esercizi. Entrano nel Cda di Tim Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Paola Giannotti de Ponti, Luigi Gubitosi, Paola Bonomo, Maria Elena Cappello, Lucia Moreselli, Dante Roscini e Rocco Sabelli per la lista presentata da Elliott, mentre in quota Vivendi entrano nel board Amos Genish, Arnaud de Puyfontaie, Marella Moretti, Michele Valensise, Giuseppina Capaldo.
Elliott “saluta positivamente l’odierno passo avanti fatto nella governance di Tim. L’odierna vittoria e’ un segnale di indipendenza e lancia un segnale forte da parte degli investitori, i quali sono convinti che sia possibile dare maggior forza e valore al titolo”, si legge in una nota. Elliot “continuera’ a supportare l’attuale Ad Amos Genish e l’intero management sara’ allineato al business plan dell’attuale Ceo”.
Vivendi – si legge in una nota – “assicurera’ che Amos Genish riceva da parte dei dirigenti proposti da Elliott tutte le assicurazioni e garantisce che il piano industriale 2018-2020 possa essere realizzato nella sua interezza e in tutta la sua coerenza”. Vivendi “ribadisce il proprio impegno a lungo termine nei confronti di questa societa’ e adottera’ tutte le misure per proteggerne il valore ed evitarne lo smantellamento”.
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